Al Worldhotel Ripa Roma fluidità ed eleganza

E’ a cura dell’architetto Simone Micheli il progetto di interior e lighting design del Worldhotel Ripa Roma nel centro storico della capitale, a Trastevere. Forme essenziali e raffinate colpiscono l’occhio del visitatore non appena varca la soglia della camera ed un’aurea di estrema eleganza trasmette l’immediata sensazione che è l’uomo ad essere l’inoppugnabile protagonista di una scena creata affinché il suo  benessere psicofisico trovi completo compimento.

Arredi nudi, francescani si relazionano con l’ambiente circostante permettendo alle emozioni di liberarsi nell’aria e lasciando libertà di azione all’originaria abilità percettiva umana. Il grigio ed il bianco degli arredi, delle pareti e della pavimentazione contribuiscono a dare vita ad un’atmosfera depurata, delicata, in cui poter far riaffiorare, al centro del fitto reticolo energetico che compone la realtà, l’uomo con la sua sensorialità, unione ritrovata ed armonica di corpo e mente. Il letto ampio e soffice contraddistingue il fulcro spaziale della camera, la testata estesa e dagli angoli stondati funge inoltre da armadio, e dello spazio costituisce il centro vitale.

La fluidità stempera il rigore puro in favore di morbidi frammenti di contemporaneità che definiscono una dimensione onirica posta ai margini del tempo. Sono voluti gli sbalzi umorali che contrappongono le fattezze attuali della camera alla romanità antica di Trastevere. Il visitatore, con un repentino balzo, acquista la capacità di volgere lo sguardo verso il futuro, di intravedere le nuove possibili vie del pensiero e di rovesciare la vigenti prospettive, contrapponendo al caos metropolitano quotidiano pillole di benessere. Un luogo fatto per emozionare, quindi, in cui continui nuovi scenari sono resi possibili dai giochi di luce che avvolgono gli arredi, definiscono le forme, riempiono lo spazio. Fluidità, giochi di luce e di riflessi che si sovrappongono e l’incontro-scontro tra passato, presente e futuro sono i tratti che contraddistinguono anche la Sala Sironi, area meeting dell’hotel.

Sfuggendo agli ordinari canoni estetici, lo spazio si determina con l’obiettivo di essere risposta alle molteplici esigenze funzionali dell’uomo contemporaneo, coordinando la soddisfazione dei suoi bisogni effettivi con l’eterno tendere verso la bellezza; la curata regia illuminotecnica e l’alto gradiente tecnologico guidano la riuscita riunione degli intenti. l.d.

Tags: ,

Potrebbe interessarti

E’ a cura dell’architetto Simone Micheli il progetto di interior e lighting design del Worldhotel Ripa Roma nel centro storico della capitale, a Trastevere. Forme essenziali e raffinate colpiscono l’occhio del visitatore non appena varca la soglia della camera ed un’aurea di estrema eleganza trasmette l’immediata sensazione che è l’uomo ad essere l’inoppugnabile protagonista di una scena creata affinché il suo  benessere psicofisico trovi completo compimento.

Arredi nudi, francescani si relazionano con l’ambiente circostante permettendo alle emozioni di liberarsi nell’aria e lasciando libertà di azione all’originaria abilità percettiva umana. Il grigio ed il bianco degli arredi, delle pareti e della pavimentazione contribuiscono a dare vita ad un’atmosfera depurata, delicata, in cui poter far riaffiorare, al centro del fitto reticolo energetico che compone la realtà, l’uomo con la sua sensorialità, unione ritrovata ed armonica di corpo e mente. Il letto ampio e soffice contraddistingue il fulcro spaziale della camera, la testata estesa e dagli angoli stondati funge inoltre da armadio, e dello spazio costituisce il centro vitale.

La fluidità stempera il rigore puro in favore di morbidi frammenti di contemporaneità che definiscono una dimensione onirica posta ai margini del tempo. Sono voluti gli sbalzi umorali che contrappongono le fattezze attuali della camera alla romanità antica di Trastevere. Il visitatore, con un repentino balzo, acquista la capacità di volgere lo sguardo verso il futuro, di intravedere le nuove possibili vie del pensiero e di rovesciare la vigenti prospettive, contrapponendo al caos metropolitano quotidiano pillole di benessere. Un luogo fatto per emozionare, quindi, in cui continui nuovi scenari sono resi possibili dai giochi di luce che avvolgono gli arredi, definiscono le forme, riempiono lo spazio. Fluidità, giochi di luce e di riflessi che si sovrappongono e l’incontro-scontro tra passato, presente e futuro sono i tratti che contraddistinguono anche la Sala Sironi, area meeting dell’hotel.

Sfuggendo agli ordinari canoni estetici, lo spazio si determina con l’obiettivo di essere risposta alle molteplici esigenze funzionali dell’uomo contemporaneo, coordinando la soddisfazione dei suoi bisogni effettivi con l’eterno tendere verso la bellezza; la curata regia illuminotecnica e l’alto gradiente tecnologico guidano la riuscita riunione degli intenti. l.d.