Trivago avvia i progetti per la costruzione di un nuovo quartier generale

Trivago annuncia l’avvio dei progetti per la costruzione di un nuovo quartier generale a Düsseldorf, in Germania: aprirà i battenti nel 2018. "L'iniziativa – afferma una nota – risponde alla crescita della società, che dal 2012 ha registrato un incremento di risorse del 222%, con un incremento anno su anno nel numero dei dipendenti del 58%". Il team a oggi conta 950 persone. Dopo un investimento iniziale inferiore al milione di dollari, negli ultimi nove anni trivago è cresciuto organicamente fino a raggiungere nel 2015 un turnover di circa 500 milioni con oltre 4 miliardi generati nell’industria alberghiera.

A firmare il progetto è lo studio di architettura tedesco sop-architekten. L’edificio avrà una superficie di 26.000 mq e ospiterà 2.000 persone, a cui si potranno aggiungere altre 1.500 con un ulteriore palazzo a 16 piani. Seguendo lo stile dell’attuale quartier generale, gli interni del nuovo campus saranno arredati e decorati a tema. "Trivago continuerà a offrire corsi di formazione e porre un’attenzione particolare al benessere del proprio team – prosegue la nota -: dai pasti salutari gratuiti, alle postazioni di lavoro ergonomiche e dotate di standing desk, fino all’accesso a palestre e attività di fitness quotidiane come yoga e climbing. Inoltre, sarà possibile sfruttare i parchi nei pressi del campus, lo spazio verde sul tetto dell’edificio e le ampie aree dedicate alla pausa pranzo. “Il nostro obiettivo è attrarre i migliori talenti da tutto il mondo – spiega Sydney Burdick, trivago Global corporate communication -. Con persone provenienti da 63 Paesi, è prioritario che tutti si sentano a proprio agio e a casa”. Location del nuovo campus di trivago sarà la zona del MedienHafen, l’antico porto nel sud di Düsseldorf dove oggi sorgono alcuni degli edifici più innovativi della città tedesca, come gli “Neuer Zollhof” disegnati da Frank Gehry. Sarà facilmente raggiungibile con tram e bicicletta, i mezzi più usati dai dipendenti di trivago, mentre solo il 10% utilizza l’auto.

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