Cresce l’offerta ricettiva tricolore di catena

L’analisi dell’offerta ricettiva tricolore e uno studio sulla penetrazione dei brand per tipologia di contratto di gestione: a tracciare il quadro è l'indagine di Horwath Htl Hotel Chains in Italy 2016, realizzato con la collaborazione di Aica, Res-Str Global e TrustYou.

Benché inferiore rispetto al dato medio europeo, dal 2003 a oggi il numero di camere dei gruppi alberghieri italiani è cresciuto, passando dal 6% al 14% rispetto all’offerta complessiva e si prevede un ulteriore margine di crescita che nel biennio 2017/2018 potrà raggiungere il 15%. La dimensione di una struttura alberghiera di catena conta mediamente 109 stanze, mentre in Italia il dato è pari a 33 unità.
L’attuale attività di riqualificazione del comparto sta trainando positivamente le aziende del segmento up-scale e luxury, che colgono le opportunità per ampliare il proprio business, mentre le strutture 1 e 2 stelle sono diminuite del 32,6% rispetto al 2004.
Il settore alberghiero italiano sta cambiando lentamente, ma occorrerà attendere ancora qualche anno prima che si profili un assetto nuovo e più vicino agli standard europei.

"Il settore alberghiero italiano ha un potenziale inespresso – ha commentato il presidente di Aica Giorgio Palmucci – e deve tener conto dei mutamenti in atto dotandosi di tutti quegli strumenti in grado di anticipare tendenze e opportunità che possono arrivare anche attraverso gli investimenti internazionali".

“La crescita della presenza delle catene è una delle prove del processo di rigenerazione del sistema alberghiero italiano – sostiene Giorgio Ribaudo, project manager di Horwath Htl -. Non è un fattore a cui guardiamo come positivo in quanto tale, ma può portare beneficio ad alcune destinazioni e in specifici segmenti di offerta, soprattutto quando non dà luogo a nuove camere nel sistema ma al rinnovamento e riposizionamento di quanto esiste già. L’aumento della componente estera nella domanda alberghiera è sintomo e causa allo stesso tempo di una maggiore attenzione delle catene internazionali verso il nostro Paese”.

“I dati positivi di chiusura del 2015 del settore turistico ricettivo italiano sul campione da noi analizzato faranno sicuramente aumentare l’interesse delle catene internazionali per il Belpaese, anche e soprattutto per quelle destinazioni cosiddette secondarie che mostrano segnali di crescita – commenta Marco Malacrida, presidente di Res-Str Global e TrustYou -. Basti pensare a Torino, inserita dal New York Times tra le mete da non perdere nel 2016. Questo, unitamente al potenziamento dei collegamenti aerei con Asia e Stati Uniti, richiamerà sempre più l’attenzione degli stakeholder internazionali per gli investimenti nel comparto alberghiero in Italia”.

 

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