La chiusura delle basi di Alghero e Pescara e la cancellazione dei voli di Crotone, per un totale di 16 tratte, 800mila clienti persi e 600 posti di lavoro tagliati. E’ l’ultima mossa a sorpresa di Ryanair. Il motivo? L’aumento delle tasse aeroportuali in Italia, quantificato dal chief commercial officer David O’ Brien in oltre 160 mln di euro, che servono a “sussidiare il fondo per la cassa integrazione degli ex piloti Alitalia”. Una decisione a cui la low cost è stata costretta: “A Ryanair non è stata lasciata altra scelta”. L’indignazione per i rincari motiva la richiesta di un incontro urgente con il Governo “nello sforzo di salvare il turismo, il traffico e i posti di lavoro in Italia”. E dove si sposta la capacità? “Verso altre basi in Spagna, Grecia e Portogallo, dove non vengono addebitate tali tasse”, ma soprattutto “dagli aeroporti regionali a Roma e Milano”. Curioso che sotto la scure sia passato proprio uno scalo della Sardegna, finita nel mirino dell’Ue per gli aiuti dati a Ryanair tra il 2010 e il 2013, a cui la low cost aveva risposto con la dichiarazione di voler cancellare oltre 20 collegamenti a partire da aprile e di fronte alla quale era partita una colletta degli operatori turistici (come accaduto anche a Trapani e a Cagliari). Sulla Puglia, dove il governatore Michele Emiliano aveva bloccato la delibera che doveva dare il via libera ai contributi, la low cost ha dichiarato: “Non abbiamo incontrato il presidente. Sappiamo dalle pagine dei giornali che ha incontrato Alitalia, probabilmente lo incontreremo anche noi. Dalle pagine dei giornali il presidente ha confermato la validità e il valore del contratto di Ryanair”. In attesa di capire quel che succederà, tra affermazioni come “Non abbiamo bisogno di supporto, obiettiamo il fatto che i passeggeri Ryanair debbano pagare milioni di tasse per il fondo piloti di Alitalia”, comunicati Saga (la società che gestisce Pescara, ndr) che parlano di una disponibilità del vettore “a rivalutare le decisioni assunte in caso della prospettazione di forme compensative a tali incrementi resi disponibili entro le prossime settimane”, sit-in dei lavoratori all’aeroporto di Alghero e polemiche che montano, un punto fermo è la crescita dell’operativo su Milano e Roma per l’inverno 2016: dai due scali della Capitale Ryanair ha annunciato 4 nuove rotte (Lanzarote, Norimberga, Praga e Sofia), i collegamenti invernali per Alicante, East Midlands, Malaga e Trapani, più servizi per Atene, Bari, Berlino, Bruxelles, Budapest, Edimburgo e Manchester, mentre dagli aeroporti di Milano 9 nuove tratte (Amburgo, Bruxelles, Catania, Danzica, Gran Canaria, Norimberga, Praga, Sofia e Timisoara), collegamenti invernali per Bristol e Santiago e l’incremento delle frequenze su Bucarest, Lanzarote, Madrid, Malaga, Manchester, Vilnius e Varsavia.
Se la strategia di Etihad-Alitalia, come ha fatto presente il cco, è chiudere gli aeroporti regionali favorendo il traffico su Roma e portandolo da qui verso Abu Dhabi, è importante che “Milano rimanga forte”. E Roma anche.
Airlines4Europe, feederaggio e tariffe dedicate alle adv
I prossimi passi di Airlines for Europe? “Abbiamo l’80% di interessi in comune – ha risposto il chief commercial officer David O’ Brien – e stiamo cercando di trovare una soluzione a questi problemi”. Gli scioperi, innanzitutto, come quelli indetti di recente dai controllori di volo francesi: “Si è avanzata la proposta di impedirli al pari di categorie. O, quanto meno, in caso di protesta, di permettere ai paesi limitrofi di gestire il traffico per non creare disagi ai passeggeri”.
Secondo punto “le tariffe aeroportuali, che nei più grandi aeroporti d’Europa sono incrementate dell’80% negli ultimi anni, a confronto di tariffe diminuite del 20%”.
Quanto al feederaggio sul long haul, si sta sempre “dialogando con numero significativo di vettori, molto probabilmente avremo la risposta entro fine anno”.
Prosegue la spinta sul corporate: “Nella sede centrale da un paio di mesi – spiega John F. Alborante, sales and marketing manager Italy – abbiamo un head of corporate per sviluppare questo segmento”.
Come per il prodotto Business Plus visibile sui gds, “potrebbero arrivare anche in Italia tariffe dedicate agli agenti: Può darsi che ci imbarcheremo in qualcosa di simile”.