Grand Hotel del Mare di Bordighera: 40% delle prenotazioni in advanced

“Il benessere fa parte della tradizione culturale del mercato elvetico, che è anche amante della buona cucina, per esempio a Lugano è presente la cucina italiana pertanto noi siamo un buon target per loro visto che nel resort proponiamo cucina fatta in casa – afferma a Guida Viaggi Alessandro Dorrucci, general manager del Grand Hotel del Mare di Bordighera, tra i partecipanti alla recente edizione di Meeting Suisse -. E’ un mercato tendente al lusso, moderno, attuale, legato al cibo visto come benessere. Guardiamo a nuovi mercati e quello del Canton Ticino è in via d’espansione, in quanto consente di alimentare un mercato degli extra molto forte in termini di ristorante e Spa”. Il bacino è sicuramente avvantaggiato dal fatto di essere un target dall’alto potenziale, “grazie ad un reddito che è anti-crisi. Io sono solito dividere i clienti tra chi tende rimanere in camera e chi, invece, usa e vive tutta la struttura ricettiva. I turisti del Canton Ticino appartengono a questa seconda categoria”.

Stiamo parlando di un mercato che per il resort rappresenta il 15% di fatturato. In termini di preferenze ama il paesaggio e il mare. Il resto della clientela vede un 40% di francesi, un 20% di italiani, il resto si divide tra americani, cinesi, “in forte espansione”.

Intanto i segnali per l’estate sono buoni, “abbiamo molto in advanced booking – fa presente il manager -, circa il 40% delle prenotazioni. Si tratta di un mercato in evoluzione per lo più alimentato da clientela straniera”.

Sul fronte degli extra le spese principali sono “per la Spa e le cene di lusso, in quanto sono i servizi più richiesti, tra cene bio e romantic dinner. Si deve creare il mercato alternativo degli special”, afferma il manager, che è molto attento alle richieste di mercato. Quello degli extra è un fronte dominato dagli americani, che per il resort rappresentano un 40% sul ricavato, gli inglesi hanno una quota del 15%, i francesi, che sono “molto sulla ristorazione, hanno uno share del 25%, infine il mercato svizzero rappresenta un 15%”. s.v.

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