La cultura traina il turismo italiano

Il 2016 ha registrato una partenza positiva per l’indice Confturismo-Confcommercio e Istituto Piepoli. Il valore che misura la propensione al viaggio degli italiani registra nel mese di febbraio un valore di 59 punti, stabile rispetto alla fine del 2015 e al mese scorso. In un anno si rileva una crescita del 5%, in accelerazione rispetto al mese di gennaio.

La cultura traina la crescita dell’indice di fiducia, dato che rimane la prima motivazione nella scelta dei viaggi. Quattro italiani su cinque dichiarano inoltre che l’aspetto culturale influenza la scelta della destinazione di viaggio. Le città e località d’arte rimangono in cima alle preferenze degli italiani nella scelta della destinazione dei prossimi tre mesi.

A livello di scelta di destinazione per i prossimi tre mesi, in Italia la meta preferita è la Toscana – per effetto della forte attrazione del turismo culturale – seguita da Trentino Alto Adige e Lombardia. Sempre un numero maggiore di Italiani, il 78%, preferisce le destinazioni italiane.
La Francia conquista la posizione di leadership a livello europeo davanti al Regno Unito e la Spagna. Gli Stati Uniti tornano in cima alle preferenze per le mete a livello extra-europeo, sorpassando i Caraibi.

Vi sono altri due fattori che incidono positivamente sull’indice di fiducia: la crescita economica, che nel quarto trimestre ha raggiunto l’1%, e un tasso di disoccupazione più basso di quasi due punti percentuali rispetto al novembre 2014.
Il clima economico internazionale è tuttavia una fonte di preoccupazione, dato che oltre un italiano su due ha paura che nei prossimi mesi possa ripetersi una crisi simile a quella registrata nel 2008.
Al tempo stesso solo una percentuale leggermente inferiore di italiani crede che la situazione finanziaria internazionale influenzerà negativamente le scelte in materia di viaggio.
Si registra inoltre un impatto negativo sul turismo dovuto alla preoccupazione di possibili attentati di matrice islamica nel nostro Paese. Anche in questo caso un italiano su due ha questo timore.
In questo clima di maggiore incertezza, dovuto soprattutto a fattori esterni, si riduce ad inizio di questo anno la durata media dei viaggi. Il numero medio di notti per viaggio per i prossimi tre mesi diminuisce rispetto al febbraio del 2015 del 20 per cento fino ad arrivare a 3,2 notti.

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