Cieli senza frontiere

Star Alliance che apre alle low cost, queste ultime si uniscono in un’associazione (A4E) con le major, easyjet in colloqui con Emirates, Etihad e Lufthansa per trovare un accordo che faciliti le coincidenze in alcuni scali europei senza appesantire la struttura con i code share, infine il lungo raggio che con Eurowings e Norwegian Air apre alle tariffe stracciate. Il 2016 è l’anno che vedrà un’altra rivoluzione epocale nel trasporto aereo, quanto lo è stato l’avvento del modello di business lcc nell’aviazione commerciale.
“Ormai le compagnie aeree low cost, tra ibride e ortodosse (l’unica di questo tipo rimasta pare Wizzair, ndr) sono approdate negli hub principali, quest’anno sarà il turno di Amsterdam (easyjet ne ha già fatto una sua base) e Monaco – osserva David Jarach, presidente di Diciottofebbraio-. Inoltre voleranno sulle lunghe distanze: ci aspettiamo un aumento a doppia cifra dei voli low cost di lungo raggio e arriveranno anche nel mercato italiano, ma prima nel Regno Unito”. Secondo l’esperto, dall’Asia entreranno in Europa e sono già una realtà se pensiamo a Scoot, la low fare di long haul di Singapore Airlines. La compagnia aerea dalla livrea gialla possiede nove 787 e ne attende in consegna altri undici entro il 2019. A inizio novembre ha avviato le operazioni tra Singapore e Melbourne (Australia), in gennaio su Guangzhou (Cina) e da maggio su Jeddah (Arabia Saudita), mentre a metà 2016 volerà su due o tre città dell’India.

Star Alliance connecting partner
L’evoluzione delle compagnie a basso costo, sia verso la distribuzione, con lo sbarco sui Gds, sia nel modello di business, con l’ampliamento a nuovi target di clientela come il business travel, ha portato Star Alliance ad aprire un dossier su questo tema. Ed ecco il programma speciale Connecting Partner Model, pensato per le rotte operate dai vettori low cost e ibridi che possono integrarsi ai network dei vettori della prima alleanza globale. “Con questo concept innovativo vogliamo essere all’avanguardia – spiega il ceo  Mark Schwab -. Stiamo osservando una chiara tendenza di convergenza tra il ‘tradizionale full service’ e i modelli low cost. Al tempo stesso, i nostri clienti ci dicono che hanno la necessità di accedere a quei mercati in cui non abbiamo ancora una copertura capillare”. Mango, la compagnia aerea low cost sudafricana è stata selezionata come primo vettore con cui Star Alliance implementerà il progetto.

Intanto a Roma
Mentre Ryanair s’insedia a Malpensa, chiede slot a Charles De Gaulle e Orly asserendo che “non è questione di nuove basi, ma di nuove linee e sarebbe perfettamente logico che compagnie aeree di lungo raggio come Air France chiedessero il nostro aiuto per ridurre le loro perdite su quelli a corto raggio”, a Roma Norwegian Air mette i primi due aerei B737 per connettere 7 destinazioni europee, dalle quali serve già gli Stati Uniti (10 scali). “Per diversi anni abbiamo operato pochi voli, soprattutto settimanali, oggi l’investimento è più forte con la base operativa: a Fiumicino abbiamo raggiunto un volume di traffico da giustificare l’impegno, seppur facciamo un passo cauto con due aerei in un contesto così competitivo, ma siamo molto sicuri”, precisa Alfons Claver, responsabile della comunicazione e delle relazioni istituzionali.
Tra le compagnie con cui è in colloqui per collaborare c’è Ryanair. “Vogliamo offrire ai nostri passeggeri, e non solo loro, la possibilità di passare da un volo low cost europeo a una connessione transatlantica sempre a una tariffa conveniente”, aggiunge. Siccome porterà il numero dei B787 Dreamliner a 12 entro l’anno, il posizionamento di questa flotta è tenuto sotto stretta osservazione.

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