Bocca, Federalberghi: “La sfida è competere ad armi pari”

Un mercato in evoluzione e necessariamente aperto al cambiamento ma con regole che permettano di combattere ad armi pari. L’obiettivo di Bernabò Bocca, rieletto per il quinto mandato alla presidenza di Federalberghi, insiste sull’equità – fiscale e di regole – per tutti gli attori del comparto.

Imposizione fiscale

Il presidente segnala i successi conseguiti grazie all’attivazione “di molti strumenti volti a contenere il peso delle imposte che gravano sulle imprese”, ma non si stanca di ripetere che lo sforzo non basta e chiama a raccolta gli associati per continuare a combattere.  Positive le misure sulla deducibilità dalla base imponibile Ires del 20% di Imu relativa agli immobili strumentali, così come il credito di imposta per la riqualificazione e la digitalizzazione degli alberghi, il bonus sugli ammortamenti e la riduzione Ires, ma “resta lo spettro dell’aliquota sui servizi alberghieri che, in assenza di proroghe, dal 2017 dovrebbe balzare al 13%”, provocando uno squilibrio rispetto ai competitor stranieri e un inevitabile aumento di costi anche per l’utenza nazionale. La speranza è anche quella di ottenere una riduzione delle imposte sul costo del lavoro, sui beni strumentali, sugli investimenti e definendo un regolamento quadro per l’imposta di soggiorno. Anche Tari e Tasi andrebbero riviste, “calcolandole in base all’effettivo utilizzo della struttura”.

Concorrenza sleale

Sul tema della concorrenza sleale, Federalberghi e le associazioni albergatori dell’Ue hanno approvato un documento che individua 10 misure per rendere sostenibile la sharing economy nella ricettività turistica. “Non aspettate che i buoi siano usciti dalla stalla per prendere provvedimenti  – esclama Bocca rivolgendosi a interlocutori politici e amministratori -. Censite le attività, esigete l’identificazione dei clienti, pretendete che le regole di igiene e sicurezza siano rispettate”. (Qui scroscio di applausi dalla platea degli albergatori).

Governare la rete

Lo sviluppo della tecnologia e di internet è uno degli argomenti su cui Federalberghi si è più impegnata negli ultimi anni. “La percentuale di persone che hanno fatto acquisti sul web – ha citato Bocca ricordando i dati Eurostat – è passata dal 30% del 2007 al 53% del 2015. Il 52% di chi acquista su internet compra servizi turistici e il commercio sta diventando sempre più elettronico, ma la rete non assicura da sola parità di accesso e non è neutrale”. Secondo il presidente “la rete va governata, per assicurare a tutti parità di condizioni e opportunità”. l.d.

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