Un terzo delle vendite riguarda il Belpaese in agenzia di viaggi. Gli arrivi in Italia sono 53 milioni. Si riduce la permanenza media da 4,1 a 3,6 giorni tra il 2001 e il 2015 e anche la spesa pro capite reale: da 1.035 a 670 euro.
Oltre il 60% degli arrivi internazionali in Italia si indirizza verso quattro regioni: Veneto, Lombardia, Toscana e Lazio. Per il 70% i flussi sono di origine europea, con tedeschi in testa che si confermano il primo mercato in molte regioni.
Le previsioni per il triennio 2016-18 vedono in crescita mediamente del 3,6% gli arrivi da tutti i Paesi, soprattutto dalla Cina, che rappresenta il 5° mercato e dagli Stati Uniti: il peso dei Paesi extra-europei è in progressiva crescita.
Con la prospettiva di una stagione di forti richieste per le vacanze in Italia perché non focalizzare sulla costruzione di proposte di viaggio nei nostri territori? Da questo pensiero ha preso spunto il corso sull’incoming di quattro giorni a Milano, promosso da Ebrl e Fiavet Lombardia Cgil- Filcams, Cisl – Fisascat e Uil – Uiltucs e ai propri associati, che si è concluso.
Quattro i docenti, con Michele Mondolfo, presidente di Incoming Partners da cui è stata svolta la parte tecnica, anche Marco Cocciarini, fondatore di Globeinside.com che ha incentrato sulla realizzazione di un prodotto “esperienziale” come chiave d’innovazione e profittevole e Giovanni Arata, social media manager di Turismo Emilia Romagna, che ha spiegato come comunicare attraverso i social media e network, portando le migliori “practice” di digital marketing attuate con successo dall’ente pubblico emiliano-romagnolo.
"Ho perseguito l'obiettivo di raccontare come l'attività di una destinazione social possa supportare l'incoming – spiega Arata -. Su due piani: la realizzazione e messa a disposizione di contenuti originali e freschi per la rete e l'elaborazione di format e modalità di collaborazione nuove tra operatori, turisti e Dmo online". Ai partecipanti è stato spiegato quanto è importante creare una community per costruire un’attività di incoming. “La costruzione e il mantenimento di una forte rete sociale locale, prima ancora che imprenditoriale, umana, è il punto di partenza per arrivare a una sinergia commerciale così da trasmettere un brand unico, forte e sorretto dal territorio”, ha detto Cocciarini.
Le conclusioni sono state affidate a Silvio Rebula, travel specialist e consultant di Evolution Tourist Marketing, sulla domanda incoming, dunque quali mercati esteri prospettare e a quali workshop promuoversi. Senza dimenticare le “best practice” cui ogni expert è stato chiesto di illustrare, al fine di porre esempi concreti e utili agli agenti di viaggio lombardi che hanno preso parte al corso di Ebrl. Rebula ha scelto di spiegare quelle del Consorzio Madesimo, del network Bizzeffe e di PG4Italy, agenzia di servizi per l’incoming a Milano dal 2009.
"Internet, travel app e Ota hanno stravolto il mondo del turismo e travolto quello agenziale. Non c’è motivo per dover subire anziché cavalcare il cambiamento – commenta Michele Mondolfo -. L’incoming riduce il prodotto da offrire, ma allarga enormemente il mercato, da quello territoriale a quello mondiale. La Lombardia è tra le prime regioni in Italia per ricettività turistica, leisure e business. E’ tra quelle più complete sotto il profilo dell’offerta, varia e adatta a tanti segmenti di mercato. Il breve corso vuole dare, a chi è già esperto di turismo, alcune chiavi di lettura del presente e degli strumenti per non restare passivi di fronte al cambiamento".
Il percorso di 28 ore ha accolto 20 partecipanti, quattro incontri e quattro docenti per imparare come essere profittevoli nell’inbound.