Il 45% dei giovani tra i 16 e i 19 anni con una percentuale equamente distribuita tra maschi e femmine (50%) rappresentano il profilo dei ‘millenial traveler’ ideale così come emerge da un’analisi condotta da SGTour (Gruppo OneDay) tra gli oltre 2,5 milioni di likers della propria community di riferimento (ScuolaZoo, il portale studentesco fondato da Paolo De Nadai insieme a Francesco Fusetti).
Nel dettaglio di coloro che scelgono un viaggio organizzato, emerge anche che i ragazzi tra i 20 e i 24 anni sono il 35% mentre tra i 25 e i 30 anni sono il 20%.
A livello nazionale, la percentuale maggiore di ragazzi orientati al viaggio organizzato si concentra nelle regioni del Centro-Nord: al primo posto la Lombardia (20,5%) seguita da Toscana ed Emilia Romagna, alle quali corrisponde rispettivamente il 12,8 % e l’11,7%. Queste ultime due detengono il primato anche rispetto alla penetrazione del numero di ragazzi d’età compresa tra i 15 e i 29 anni residenti sul territorio.
Il mezzo più utilizzato per cercare informazioni e prendere la decisione d’acquisto relativa al viaggio risulta essere Facebook (più del 60%), dove ha luogo un vero e proprio passaparola 2.0 basato su relazioni che si vengono ad instaurare online tra i vari consumatori attraverso l’utilizzo di blog, social network, siti di video-sharing e instant messenger.
Il driver principale che spinge a scegliere il viaggio organizzato legato a un brand risulta essere in generale il passaparola e quindi la tendenza di comportamento della community di riferimento, le destinazioni proposte, il prezzo si posiziona al terzo posto tra i principali motivi di scelta del viaggio organizzato.
Circa l’80% delle persone interpellate predilige comunque le vacanze in gruppo/con amici, l’alternativa al viaggio organizzato a “pacchetto” è l’auto-organizzazione della vacanza, cercando di non perdere comunque la dimensione di gruppo e amicale. A seguire la vacanza con i familiari propri o a casa di amici, questo soprattutto per la fascia d’età al di sotto dei 18 anni, che non gode della stessa autonomia di maturandi e universitari.
Il passaparola classico, legato alle relazioni interpersonali, al contatto con membri dello staff dei viaggi evento presenti su tutto il territorio anche durante l’anno e alla conoscenza di ex-partecipanti costituisce circa il 25% del totale rispetto ai mezzi che incidono sulla decisione d’acquisto.
Il rimanente delle fonti di informazione è rappresentato dai canali youtube, ricerca libera/spontanea su google, blog specializzati in turismo e viaggi e dalle agenzie di viaggio.
“La tendenza che emerge – afferma Betty Pagnin, head of travel & event di SGTour – è sicuramente la predilezione dei Millenials per vivere non ‘solamente’ un viaggio, ma una vera e propria ‘esperienza’ appositamente studiata per le esigenze dei singoli gruppi e community. Il miglior risultato si può raggiungere proponendo pacchetti tematizzati su misura attraverso uno studio attento delle esigenze, un dialogo continuo con il proprio ‘pubblico’ e anche attraverso la creazione di momenti di socializzazione e conoscenza ancor prima di partire. Tutto attraverso il web e i social“.
In una classifica di gradimento delle destinazioni desiderate e/o scelte da parte del target dei Millennials troviamo al primo posto la Grecia, al secondo la Croazia, al terzo la Spagna, al quarto Malta, al quinto il Montenegro, al sesto l’Italia.