Fiavet: “Il Mare Italia non dà reddito alle agenzie”

Ogni regione ha i suoi problemi, ma i presidenti regionali delle Fiavet sono stati tutti d'accordo, nei giorni scorsi all'assemblea Fiavet di San Vincenzo, nel confermare che la "vendita del Mare Italia non dà reddito alle agenzie" e che il blocco del bacino del Mediterraneo è una vera piaga, perché Egitto, Tunisia e Turchia si vendevano e si vendono solo attraverso le adv.

Da segnalare il disaccordo sul sold out del Mare Italia, perché per alcuni presidenti non è così. “E' solo una strategia per invogliare a prenotare, ma so di certo che il sold out è una balla e che i tour operator tireranno fuori dal cappello i posti in prossimità dell'alta stagione”, ha commentato Roberto Cividin, presidente Fiavet Friuli.

Di diverso avviso Pietro Innocenti, presidente Fiavet Puglia, che ha sostenuto che la sua regione va alla grande e che alcuni villaggi come il Robinson hanno già il tutto esaurito per i due mesi clou dell'estate.

Wilma Pennino, presidente Fiavet Liguria, ha segnalato il ritorno della Sardegna, il calo della Corsica, ma la ripresa dei fine settimana. “Se poi l'aeroporto di Genova avesse più collegamenti – ha commentato – potremmo puntare di più sull'incoming, cosa impensabile con l'attuale scarsità dei voli”.

Ernesto Mazzi, presidente Fiavet Lazio, ha evidenziato il problema del turismo scolastico, che ha avuto un colpo di coda in finale di stagione, ma solo per i viaggi su rotaia e su gomma. “Il problema è stato che le famiglie non hanno mandato i figli all'estero e le agenzie che avevano allotment sui voli ora devono pagare fior di penali”, ha spiegato.

Davide Ballone, presidente Fiavet Abruzzo, ha parlato del continuo ridimensionamento delle tariffe alberghiere, che assottiglia il reddito e che rende i bilanci positivi sempre più rari. “Inoltre, se Ryanair, come ha minacciato, lascerà Pescara, verranno a mancare migliaia di turisti stranieri che sceglievano l'Abruzzo per le loro vacanze”.

Luigi Maderna, presidente Fiavet Lombardia, ha rimarcato il calo delle crociere. “E non perché manchino i croceristi, ma perché dopo la prima crociera, parte una politica diretta da parte delle società di navigazione verso il cliente, che viene invogliato con una serie di offerte a fare in proprio, scavalcando l'agenzia”.

Per Pier Carlo Testa, presidente Fiavet Toscana, l'incoming ha avuto un calo rispetto al 2015 che era stato un anno di gran recupero. “Probabilmente chiuderemo come il 2014, ma mancano gli americani e siamo veramente lontani dal sold out”. Ivana Jelinic, presidente Fiavet Umbria ha sottolineato che la sua Regione è posizionata su tanti target, ma che il livello delle strutture ricettive è da migliorare. ”Ho lavorato affinché anche le agenzie potessero usufruire dei finanziamenti europei e ci siamo riusciti – ha detto -. Per l'Umbria la grande sfida sono i mercati internazionali, ancora latitanti”. Per Gian Mario Pileri, presidente Fiavet Sardegna, il sold out c'è. “Grazie ai nuovi traghetti che offrono tariffe calmierate, sono tornate richieste e prenotazioni. Molte date sono già chiuse perché gli stranieri si sono già mossi. Per ora ci godiamo il momento. Quando poi riapriranno le destinazioni che oggi sono in crisi ci domanderemo cosa fare”. a.to.
 

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