Non c’è uno scenario chiaro ed è chiaro che c’è un problema. La situazione fondo di garanzia privato è questa, il mercato si sta attrezzando per trovare soluzioni. Sul tavolo, al momento, ce ne sono quattro. La prima è una soluzione individuale, include il singolo t.o. e adv che chiedono la copertura; la seconda vede le associazioni che danno vita ad un fondo di categoria dove adv e possibilmente i t.o. si aggregano insieme e versano nel fondo importi per costituire la loro garanzia. La terza soluzione è legata alle banche, ma sembra essere la meno percorribile, la quarta, infine, è data da un mix di soluzioni (assicurazione con un fondo). Questo è lo scenario emerso durante il convegno “Fondo di garanzia: prospettive, rischi ed opportunità in previsione della nuova direttiva europea pacchetti turistici”, che ha aperto i lavori della 15esima edizione del Marsupio Day.
A parte il mondo bancario, che non era presente, a sedersi al tavolo dei relatori c’erano “gli attori che sono stati direttamente protagonisti in questi mesi di cambio normativo e che hanno cercato di risolvere la questione”, ha fatto presente Massimo Caravita, vicepresidente Marsupio Group che ha moderato l’incontro.
Il disallineamento
In realtà ci sono già delle soluzioni, “che non sono ancora state avanzate dagli attori in quanto c’è ancora uno spiraglio che ci possa essere una modifica o in termini di data (ulteriore slittamento auspicato dal mercato, ndr) o di contenuti”, fa presente Caravita. Come emerso nel corso del convegno sul fronte del tempo c’è un problema di disallineamento. Un aspetto con cui si devono fare i conti è che “la nuova direttiva europea sui pacchetti turistici deve essere recepita dall’Italia entro il 30 giugno 2018 (due anni+6 mesi) e potrà avere dei contenuti diversi da quelli richiesti dal fondo privatistico, che è un aspetto della direttiva Ue”. La logica vedrebbe come iter prima recepire la direttiva Ue e poi fare il fondo di garanzia privatistico, “per questo c’è disalinneamento, da qui anche la richiesta di proroga, per avere più tempo per organizzarsi”. Il dato di fatto è che non esiste un quadro normativo chiaro e bisogna ancora capire come comportarsi nel caso di alcune voci che, ad oggi, fanno ancora parte del pacchetto turistico, ma che con la nuova normativa non saranno più considerate tale, tipo il bt o le escursioni di un giorno. “La risposta ci sarebbe – aggiunge il manager -, ma si aspetta più chiarezza a livello di normativa. Per questo abbiamo organizzato questo convegno, per formare le adv, dedicando una parte del workshop del Marsupio Day al tema. E’ un’esigenza che ci hanno espresso loro stesse, che stanno sempre più diversificando la loro attività ed aggiungono servizi”.
A Federico Lucarelli, consulente legale Fespit, il compito di dipanare la matassa del quadro normativo che ha portato a parlare del fondo di garanzia. Tra i diversi temi trattati, il legale si è soffermato sul quadro attuale che vede “tre temi importanti, la cessazione del fondo di garanzia al 30 giugno 2016 e la gestione liquidatoria; emissione della nuova garanzia, individuale o forme privatistiche collettive (associazionismo e consorzi) e infine il recepimento”.
Il mondo assicurativo
In effetti il mondo assicurativo si sta attrezzando. Almeno è questo il segnale che è stato dato durante il convegno. Borghini e Cossa e Insurance for Travel hanno deciso di lavorare assieme per “cercare di dare soluzioni anche a livello individuale a t.o. o adv”, spiegano Michele Cossa, a.d. di Borghini e Cossa e Christian Garrone, a.d. di Insurance for Travel. Al momento stanno cercando una compagnia assicurativa “con cui studiare insieme il prodotto per poi distribuirlo come Borghini e Cossa e come Insurance for Travel”. Quanto alle tempistiche, i due manager assicurano: “Prima del 30 giugno daremo una risposta, ma non saremo gli unici ad uscire con una soluzione”, e in questo caso il riferimento è al mondo delle associazioni che potrebbe mettere qualche carta sul tavolo.
Il mondo associativo
Anche il fronte delle associazioni di categoria si sta muovendo. Un anno e mezzo fa ha creato il tavolo interassociativo con Astoi, Fto, Fiavet e Assoviaggi. Gruppo di lavoro nato per portare avanti un confronto con il Mibact in merito alla chiusura del fondo nazionale di garanzia. Adesso il tavolo intende “proporre al Mibact di effettuare un incontro entro maggio per lo stato dell’arte ad oggi”, fa sapere Francesco Sottosanti, direttore Fto. Per sapere anche cosa intende fare il governo, “visto che sarà difficile che entro il 1° luglio il mercato sia autonomo. E poi presenteremo gli stati di avanzamento di idee che come associazioni abbiamo. Noi con le nostre, Astoi ha una sua idea, ma non è la nostra – afferma Sottosanti -. Presumo che il mondo Confcommercio si presenterà con un’idea abbastanza unita”. Da ciò si evince che dal fronte assicurativo non arriverà una soluzione unica. “Per il momento non è uno scenario realisticamente realizzabile”.
Restando in ambito associativo, Paolo Mazzola, presidente di Fiavet Emilia Romagna e Marche, lo vede come un “problema non ancora risolto”. A suo avviso una “strada percorribile” potrebbe essere la “costituzione di consorzi, ma ci vuole tempo e non è sufficiente da qui al 30 giugno, speriamo slitti a fine anno”. Intanto, però, c’è un’altra carta da giocare, “qualora non arrivassero altre soluzioni abbiamo un fondo di garanzia regionale, attivo dal 2006, che stiamo valutando di attivare”. Il fondo regionale ad oggi conta 120 adv iscritte.