Dal Pil generato dal turismo che non si scosta da anni dal 10%, dalla mancanza di strutture di lusso, dalla difficoltà di raggiungere molte località italiane, il ceo di Invitalia, Domenico Arcuri, ha sottolineato che le carenze italiane nel settore turismo sembrerebbero insormontabili. “Un punto di Pil equivale a 17 mld di euro. Il turismo per la Spagna rappresenta il 15% del Pil, che, conti alla mano, significa un introito di 85 mld di euro. Inoltre, solo il 15% degli stranieri che vengono in Italia va al Sud. Ed è un dato generoso. L'Italia – ha aggiunto il manager – non è riuscita a crescere malgrado dalla metà degli anni 80 sia in vigore un contratto di programma che poi si è tramutato in programma di sviluppo, ma la caratteristica comune è stata la mancanza di investimenti”.
Arcuri ha poi fatto l'esempio positivo di Pompei. “E' bastato fare degli interventi e annunciarne degli altri per fare aumentare i visitatori da 2 a 3 milioni. Sempre pochi, rispetto alla notorietà del sito, ma intorno a Pompei c'è quel nulla che invita il turista ad allontanarsi quanto prima”. a.to.