Malerba su Valtur: “Con le mosse giuste, in vetta in poco tempo”

Valutare con attenzione strutture in Italia e all’estero da inserire in portafoglio, far conoscere il progetto industriale e ampliare il target di clientela. Queste, in sintesi, le mosse che secondo Mario Malerba, un lungo passato nel mondo della distribuzione come presidente Itn e anche nel tour operating come consulente Valtur, dovrebbe portare avanti Investindustrial per far crescere Valtur.

Gv: Lei ha assistito a varie fasi di rilancio di Valtur. Ancora nell’era Patti era stato chiamato dalle banche a prestare consulenza in azienda nel momento della ricapitalizzazione. Quale è il suo giudizio sull’evoluzione della società dopo il concordato e nell’era Orogroup?

“La mia permanenza in Valtur è stata una parentesi di quasi un anno, si doveva impostare una rete vendita fidelizzata ed aprire i villaggi esteri alla clientela straniera. Troppo tardi , però, tutto è precipitato in breve tempo. Orogroup si è trovato un tour operator snaturato, privo di ben precisi riferimenti, 4/5 strutture in meno. Ha fatto il possibile, certo ha profuso entusiasmo”.

Gv: Si sarebbe aspettato un cambio di assetto così rapido?

“Per un certo verso no, ma dopo le difficoltà di Banca Popolare di Vicenza era immaginabile”.

Gv: Investindustrial sembra mirare ad una crescita rapida. E’ riuscito anche ad accaparrarsi il Tanka Village sul quale si erano puntati gli interessi di gruppi importanti. E’ la liquidità l’asso nella manica o il progetto industriale?

“Direi tutti e due. Ora debbono stare attenti a non farsi “tirare per la manica” dai vari proprietari di strutture che vorrebbero vendere. Penso comunque che siano edotti e all’altezza del compito”.

Gv: Sul terreno commerciale Valtur dovrà fare dei grossi passi avanti. Che ne pensa?

“Due cose dovrebbe fare, a mio parere. Prima di tutto, aggiungere, con cautela, alcune strutture, in particolare in Sicilia e Sardegna e forse anche in Toscana . Poi guardare con attenzione alle strutture all’estero”.

Gv: L’apertura ai mercati stranieri aiuterà a rendere più remunerativi i villaggi, con un allungamento della stagione?

“Sono indispensabili due target: il mercato estero e la terza età, segmentando le due tipologie, oltre agli incentive, sia italiani che stranieri. Non bisognerebbe poi commettere l’errore di affidare alle Ota o ai grandi t.o. le vendite estere”.

Gv: Se fosse nuovamente chiamato a sostenere un rilancio commerciale, come consiglierebbe di agire al nuovo management Valtur?

“La proprietà, il dott. Bonomi in primis, deve presentarsi al mercato agenziale,  farsi conoscere, dare una propria impronta spiegando il progetto. Poi dare seguito con i fatti. Basta promesse irrealizzabili. Dovrebbe spiegare perché ha voluto Valtur,  argomento facile, questo, visto che è un nome che è stato sinonimo di qualità ai livelli di Club Med. Se poi gli impegni non dovessero permetterglielo, dovrà  proporre  persone di carisma, credibili e rispettate. Non mi chieda nomi, sono pochi. Comunque,  basterebbe “leggere” bene questi ultimi 6/7 anni e capire cosa è cambiato. Se lo capiranno in fretta, saranno in vetta in poco tempo”. l.d.

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