Rivoluzione handling a Fiumicino

Adr riorganizza le attività di handling, partendo dalla riduzione delle società operanti nello scalo. Queste, infatti, sono passate da sei a tre. Dopo una gara complessa, e diversi ricorsi, l’aggiudicazione, chiusa a marzo scorso, è stata ottenuta da Alitalia Sai, Aviation Services e Aviapartner, già operanti a Fiumicino. La semplificazione del settore si è conclusa il 18 maggio, quando Adr ha firmato il contratto di servizio che prevede requisiti molto più stringenti, rispetto a prima, riguardo ai livelli di efficienza e sicurezza.

Primo elemento determinante la riconsegna dei bagagli. Ritardi e disguidi saranno oggetto non solo delle sanzioni previste dell’Enac, ma anche di penali da parte di Aeroporti di Roma, che si è assunta la responsabilità dei controlli. Nel primo mese di attività, le handler dovranno restituire l’ultima valigia entro 36 minuti dall’atterraggio per i voli nazionali, 50 per gli internazionali. Nei sei mesi successivi tale valore diminuirà: 34 minuti per i nazionali, 45 per gli extra Shengen. Entro il 2017 l’obiettivo è portare le cifre sui 26 e 40 minuti massimi.

Altro tema centrale l’occupazione, con il timore di nuovi licenziamenti. Secondo l’accordo firmato con i sindacati – Cgil, Cisl, Ugl e Uil – si prevede la totale ricollocazione di circa 200 addetti, assunti dalle tre ditte vincitrici della gara. Alcune compagnie aeree avrebbero già avanzato la richiesta di poter effettuare il self-handling, diventare autonome nel servizio bagagli senza l’uso di terzi. Anche in questo caso i controlli saranno aumentati, come quelli – altra novità – sui mezzi delle handler operanti sulle piste. Lo scopo è elevare i livelli di sicurezza nello scalo romano.

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