Il futuro della piattaforma Ndc

Ad oggi sono una quindicina le compagnie aeree che hanno introdotto, in tutto o in parte, lo schema Ndc, la piattaforma distributiva che utilizza lo standard Xml e che permette di distribuire l’intero magazzino dei vettori, tra cui anche tutti i servizi ancillary, consentendo di personalizzare sempre di più le offerte. Presentato tre anni fa, questo strumento, che aveva scatenato le critiche del mondo agenziale e dei Gds, si sta inesorabilmente facendo strada tra i vettori. Ne parliamo in un’intervista esclusiva con Yanik Hoyles, director Ndc Program di Iata, a cui abbiamo chiesto di fare il punto sui passi successivi. “Tra i top 25 gruppi aerei – dichiara Hoyles – 20 hanno applicato o contano di applicare il sistema. Annunci recenti hanno incluso il lancio del portale Ndc da parte di Emirates, mentre British Airways sta incrementando le funzionalità del suo Ndc Api (Application programming interface). Non tutte le compagnie – sottolinea il manager – sceglieranno di introdurre implementazioni Ndc su ampia scala. Alcune potrebbero decidere di focalizzarsi su un’area specifica, come lo shopping, mentre altri possono introdurre tutto lo schema Ndc”.

L’analisi su 179 vettori
La Iata non si pone precisi obiettivi numerici per i prossimi 2-3 anni, “non ci sono statistiche rigide”, anche se sulla base di una recente analisi condotta su 179 compagnie aeree è risultato che il 48% dei rispondenti ha dichiarato di pensare all’adozione dello standard nell’arco di 1-4 anni. Fin dal suo esordio si è parlato di questa piattaforma come di uno strumento in grado di trasformare il modo di distribuire i prodotti aerei. “E’ vero – replica Hoyles – Ndc apporterà una rivoluzione nel retail, riparando ai limiti dell’attuale sistema distributivo. Stiamo parlando di segmentazione del prodotto e time-to-market, accesso al full air content e infine una esperienza di shopping trasparente”. In particolare, i vettori potranno distribuire l’intero portafoglio di prodotto, inclusi i servizi ancillari, attraverso tutti i canali, diretti e indiretti, usando format ricchi come foto e video. L’obiettivo è raggiungere il massimo grado di rapidità: “Tutti i nuovi prodotti dovranno raggiungere il mercato in modo veloce”, spiega il manager. Quando gli si chiede se lo schema Ndc ha portato con sé un calo delle vendite intermediate, il direttore è fermo nella risposta: “Assolutamente no – assicura -. Al contrario, Ndc espande la possibilità di vendere meglio attraverso il canale agenziale. Inoltre è ancora prematuro commentare i trend”. Sui passi futuri, Hoyles afferma che “ogni compagnia porta avanti la sua strategia e non si può generalizzare. Il ruolo della Iata è quello di governare lo sviluppo dello standard, ma spetta all’industria decidere come utilizzarlo”. E fa l’esempio di British Airways con l’annuncio di “stendere una serie di opzioni di assistenza e un’opzione di pagamento addizionale via Ndc”.              

Un hackathon a Berlino

Intanto a Berlino nei giorni scorsi Ndc ha organizzato un hackathon. “E’ un perfetto esempio – dichiara il manager Iata – di come Ndc, modernizzando i protocolli di comunicazione tra compagnie e adv, possa creare opportunità per nuovi sviluppatori interessati a costruire soluzioni innovative attorno al modello Ndc, così come nuovi strumenti e soluzioni per l’utilizzatore finale”. Il focus dell’hackathon berlinese era mirato in particolare a soluzioni e app per l’area del business travel. Due le categorie che hanno coinvolto le sfide dei partecipanti: Travel Business Journey Challenges eTravel Data Challenges. Un evento che ha raggiunto la seconda edizione dopo la prima che ha avuto luogo ad Amburgo nell’ottobre scorso.                                                                

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