Alla Luiss, organizzato da Federturismo, si è svolto un convegno sui nuovi modelli di governance per il turismo. Se avessimo voglia e tempo di andare a spulciare i resoconti dei convegni sul turismo di dieci e più anni fa, troveremmo, se non gli stessi autorevoli personaggi, sicuramente gli stessi argomenti. Troveremmo, se non la parola governance, non ancora di uso comune, vocaboli come promozione congiunta, scarsa reputazione, fare sistema e la necessità di convocare urgentemente un tavolo. Leggeremmo che l'Italia soffre di carenza di infrastrutture e che dovrebbe migliorare la sua immagine e fornire servizi adeguati. Scopriremmo che il problema del portale Italia.it risale a un passato che oggi possiamo definire remoto. Troveremmo la parola carrozzone (riferito all'Enit, che ieri al convegno di Federturismo era assente) e scopriremmo che il Pil prodotto dal turismo, al 10% una vita fa, non ne vuole proprio sapere di crescere.
Oggi, il tempo se non è scaduto sta per scadere. Il direttore generale del Mibact Francesco Palumbo ha annunciato che il 27 luglio prossimo sarà finalmente approvato il piano strategico per il turismo e che questo governo ha dimostrato di avere a cuore il problema. Ignazio Abrignani, presidente Osservatorio parlamentale per il Turismo, ha detto senza mezzi termini che l'Enit, con le attuali risorse, non è in grado di rappresentare l'Italia nel mondo. Renzo Iorio, presidente Federturismo Confindustria, ha auspicato che la riforma costituzionale sia approvata e che ci sia una drastica revisione per i 13.000 enti che in Italia si occupano a varie voci di turismo e che si accavallano nelle competenze.
Gianfranco Battisti, al convegno ancora nella veste di direttore divisione passeggeri di Trenitalia, ma presidente designato di Federturismo Confindustria, ha sottolineato il contributo dato da Trenitalia sia nel miglioramento dei servizi che nelle opportunità di viaggio per i gruppi familiari. Domenico Arcuri ha auspicato che gli stranieri che vengono in Italia siano invogliati ad andare a Sud, e non come adesso che solo il 15% scende sotto Roma.
Interessante il contributo di Patrizia Semprebene, vice presidente Aim Group International, che ha rimarcato come il turismo congressuale porti molti soldi ma che non si faccia abbastanza per il settore. Inoltre ha annunciato che a Roma si terrà un congresso cui parteciperanno 35.000 persone e che sarà il banco di prova per i congressi futuri. Luca Battifora, ceo di Hotelplan Italia, ha evidenziato, che se il settore congressuale è scarso, dire alle istituzioni cosa sia un tour operator è ancora più difficile, come spiegare a molti che alla costruzione di una vacanza lavorano 68 persone diverse. Ha chiuso il convegno Ilaria Borletti Buitoni, sottosegretario al Mibact, con delega al “paesaggio”, che ha riferito senza mezzi termini di conoscere le gravi carenze del nostro Paese, tra cui il grave problemi dei trasporti per tante regioni italiane. Abbiamo ascoltato molti interessanti interventi. Facciamo il tifo nell'interesse di tutto il settore che almeno la metà delle cose auspicate trovi concretezza e che non si fermi tutto al capitolo buone intenzioni.