Modello Trenitalia per l’estero

Il nuovo corso di Trenitalia è orientato ad “integrare i diversi attori della filiera del turismo, dal ricettivo ai vettori aerei”. Ne parla Gianfranco Battisti, direttore divisione passeggeri nazionale, internazionale e Alta Velocità di Trenitalia. “Un modello che ha segnato una crescita in Italia – aggiunge – e destinato ad essere ripreso anche all’estero, dove è in atto una pianificazione per proporre pacchetti turistici integrati. Promuoveremo sempre più iniziative sui territori e ci integreremo con i punti vendita e la distribuzione agenziale”. 
“Expo è stato per noi un volano – precisa Battisti – oggi raccogliamo questa eredità di 14 milioni di passeggeri,  sui 22 milioni registrati, che hanno viaggiato con noi per raggiungere Milano e conoscere il Paese, soprattutto da Francia, Germania e Svizzera”. Cambiano anche i passeggeri di Trenitalia: arrivano al 40% coloro che viaggiano per meri scopi turistici, contro il 60% che viaggia per lavoro.
Quanto ai risultati 2016, Battisti è moderato: “La crescita è bassa, ma riflette un po’ i timori sulla sicurezza dello scorso anno, che hanno portato a un calo del turismo in generale”.  Bene invece in questa fase i viaggi verso le città d’arte, che crescono del 6% . “Firenze resta la meta prediletta dal traffico turistico, seguita da Venezia e Milano”. Gli stranieri che viaggiano in treno verso l’Italia sono soprattutto francesi, tedeschi e svizzeri (1.500.000 passeggeri elvetici sono venuti in treno in Italia lo scorso anno).
Quanto al Sud, Trenitalia pensa di svilupparsi soprattutto nelle località ad alta vocazione turistica. “Andremo ad incrementare il traffico, ma anche a penetrare meglio nei territori – specifica – non e-scludo operazioni sul pricing che invoglino i turisti a spostarsi in treno per andare a Sud per le vacanze”.       

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