Moscardini, Alpitour: “Giochiamo la nostra partita sull’incoming”

Lavorare sui singoli servizi, da accorpare assieme grazie ad un sistema efficiente quale Easybook, e non più su un “pacchetto ingessato”, seguendo le richieste del mercato. E’ questa la strada che il Gruppo Alpitour vuole seguire sempre più, all’insegna di una flessibilità che risponda in maniera puntuale alle esigenze della clientela. A raccontarlo a Gv Andrea Moscardini, direttore commerciale Tour Operator Francorosso, intervistato in occasione della serata milanese Sandals-Viaggidea. Si è partiti da Karambola, che ha “aperto” alle low cost, ma il futuro potrebbe portare delle novità, con un’idea di flessibilità che andrà a toccare anche gli altri brand. “La nostra volontà è aprirci: a nuove mete, a nuove formule di volato, a nuove frequenze”. Il pacchetto di 7 notti resta, ma la strada è tracciata. “Non dobbiamo poi dimenticarci che abbiamo una compagnia aerea con cui sviluppiamo già una multifrequenza”, aggiunge Moscardini.

Altro ambito importante su cui Alpitour sta lavorando è il fronte incoming: “Con VOIhotels, e le due nuove strutture di Taormina, giochiamo la nostra partita anche sull’incoming”, una partita che, secondo il responsabile, ancora non vede figure forti in campo e Alpitour si candida per diventare attore di primo piano anche in quest’ambito. “I due hotel a Taormina sono una dichiarazione di intenti”.

Passando al mercato, chiediamo un commento su Valtur e le recenti novità che hanno riguardato l’operatore. “Un nuovo soggetto con grandi capacità imprenditoriali è ben accetto nel settore. Mi auguro che stimoli il comprato a rispondere alle novità che porterà. E’ un competitor in più, ma ben venga chi ha risorse e progetti strutturati da portare avanti. maggiori stimoli al settore non possono che essere positivi”. Infine un cenno alla Brexit: “Tutto ciò che genera instabilità non è positivo”, è il commento di Moscardini. e.c.

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