Parte l’era dei voli low cost intercontinentali

Sono attesi grossi cambiamenti nei nostri cieli. Per esempio si potrà andare a Singapore, Taiwan, Hong Kong, Sydney, Tokyo, Seul volando a bordo di un low cost. Si deve ancora attendere per sapere chi vorrà conquistarsi il fronte sudamericano, mentre quello africano sarà aperto da ottobre.

Ad analizzare il tema è Corriere.it che parla di cambiamenti a breve. Complici una serie di fattori. A partire dal numero sempre maggiore di passeggeri, secondo le stime Iata sono 3,8 miliardi nel 2016; ad aerei più efficienti, quali per esempio i Boeing 787 e gli Airbus A350, al costo del kerosene. Il tutto ha indotto diversi vettori a lanciare uno sguardo oltre i confini continentali.

Si apre quindi l’era dei voli di lungo o lunghissimo raggio, con i servizi ridotti all’essenziale e quindi a prezzi ridotti, si legge sulla fonte online. Ad essere interessato non è solo il Nord America, grazie a vettori quali Norwegian Air e Wow, e l’Oriente, ma i collegamenti fissi sull’asse Asia-Europa-Stati Uniti (Hawaii comprese). Nuovi nomi compariranno all’orizzonte e i passeggeri europei faranno conoscenza di nuovi vettori, uno di questi è Scoot, controllata da Singapore Airlines. Nel secondo trimestre del prossimo anno dovrebbe lanciare collegamenti diretti dalla città-Stato verso il Vecchio Continente. Le compagnie asiatiche saranno le protagoniste sull’asse Asia-Europa. Intanto ad ottobre AirAsia X opererà i voli diretti Kuala Lumpur-Mauritius e a novembre sarà la volta di flydubai, il vettore no frills degli Emirati Arabi Uniti, che collegherà Dubai e Bangkok.

A quanto riportato dal Corriere.it, oggi sono 11 i vettori low cost che operano tratte con una distanza di almeno settemila chilometri (che è il valore minimo per considerare un volo di lungo raggio). Eurowings opera la distanza maggiore, Colonia-Phuket 9.386 chilometri. Poi c’è il Copenhagen-Los Angeles (9.024 chilometri) di Norwegian Air. Il resto è ad opera di vettori extra-europei e i nomi sono Jetstar Airways, Air Canada Rouge, Lion Air, Azul, Cebu Pacific, WestJet, Jin Air.
Ad avere un ruolo importante sarà Value Alliance, l’alleanza asiatica, che raccoglie le principali low cost del Continente, ossia otto vettori, 160 destinazioni e circa 180 aeromobili.

Dal 2017 Atene, Barcellona, Madrid e Roma sono gli scali che potrebbero veder arrivare alcuni dei Boeing 787 di Scoot, ad oggi sono 11, ma saliranno a 14 nei prossimi mesi. Poi ci sarebbero anche Istanbul e Manchester. Roma è, invece, al centro di un progetto di Norwegian Air per collegamenti con gli Usa. Nel 2018 arriverà in Europa AirAsia X.

I prezzi saranno da low cost, il che vuol dire che per ogni servizio aggiuntivo il passeggero dovrà pagare. 

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