Il Bhutan, un piccolo regno collocato tra Tibet e India, vanta un’identità fuori dall’ordinario. Tutt’oggi una destinazione dalla forte vocazione spirituale attrae anche per le sue peculiarità più “moderne”: qui è illegale acquistare sigarette mentre il benessere della popolazione si misura in termini di FIL (Felicità Interna Lorda).
I Viaggi di Maurizio Levi inserisce nel suo catalogo Ottobre 2016 – Aprile 2017 diverse proposte di viaggio in occasione dei più coinvolgenti festival del Bhutan: i Festival di Thimphu e di Thangbi Mani ad ottobre, i Festival di Jambay e di Prakhar a novembre e il Festival di Paro ad aprile.
Il Bhutan è un antico regno buddhista che conserva, difende e tramanda la sua forte identità culturale e spirituale, preservata soprattutto dagli Dzong, le fortezze-monastero sedi al contempo del potere religioso, politico ed economico. Sono proprio queste dimore spirituali ad ospitare ogni anno feste religiose chiamate Tsechu, che vedono la partecipazione dell’intera popolazione dei villaggi vicini. Gli Tsechu sono manifestazioni di più giorni in cui si rievocano la vita e gli insegnamenti di Guru Rinpoche, universalmente riconosciuto come il fondatore delle scuole del buddhismo tibetano.