“Il turismo Lgbt è in grado di generare alti fatturati ma ha bisogno di conoscenze specifiche del target e di attenzione nella pianificazione dell’offerta”. Lo ha spiegato Romano Simonelli, brand manager di Twizz, rivolgendosi agli agenti di viaggio nel corso di “Istruzioni per essere un’agenzia di viaggio davvero gay friendly”, incontro programmato nell’ambito della prima giornata di NF16.
“I viaggiatori Lgbt – ha continuato Simonelli, che si è alternato al microfono con l’a.d. Franco Fumagalli – sono turisti come tutti gli altri, che hanno l’esigenza di trovare divertimento, cultura, relax ed esperienze declinate secondo il gusto personale e tailor made, in un ambiente non ostile”. “Per questo – ha argomentato Simonelli – è fondamentale per l’agente di viaggio conoscere a fondo le destinazioni da proporre e la vitalità delle rispettive comunità gay, così come le strutture ricettive con capacità di accoglienza e formazione del personale tali da poter essere davvero definite gay friendly”. In questo “possono venire in aiuto dell’agente di viaggio, oltre ai tour operator specializzati come Twizz, anche realtà come il ‘World rainbow hotels’, che certifica gli hotel gay friendly di tutto il mondo, o pubblicazioni come la storica rivista ‘Spartacus’, che da oltre 40 anni costituisce una guida imprescindibile alla scoperta delle città e delle destinazioni amiche della comunità Lgbt”. In ultimo, Simonelli si è soffermato sulla profilazione del target: “Va sfatato una volta per tutte il cliché che vede il turista LGBT come necessariamente ricco, con alte capacità di spesa e con la predisposizione a viaggiare per tutto l’anno. La comunità LGBT è fatta sì di liberi professionisti e imprenditori, ma anche di operai: per questo è importante offrire una gamma di destinazioni e di sistemazioni che non preveda esclusivamente opzioni a 5 stelle”. g.m.