Arrivare a 190mila italiani. E' questo l’obiettivo dichiarato da Lourdes Berho, direttore generale dell'ente del Turismo del Messico, per il 2021. In termini numerici il target è giudicato realizzabile. “Nel 2015 gli italiani in Messico sono stati 138.300, nel 2016 c'è stato un piccolo calo – fa presente -, imputabile al problema delle alghe che ha interessato la Riviera Maya, ma che ora è stato superato, infatti a settembre c'è stata una crescita del 2,1%”. Il versante del tour operating si mostra soddisfatto, “con le prenotazioni fino a febbraio. Stiamo lavorando per far crescere i numeri ed il potenziale c'è, alla luce anche dei nuovi collegamenti aerei”. Il riferimento è al volo Milano-Merida di Blue Panorama da aprile 2015 e al nuovo collegamento diretto di Alitalia, Roma-Città del Messico da giugno di quest’anno.
"Il turismo è una priorità – prosegue la manager -, il nostro Paese è una delle mete preferite dagli italiani ed è nostra intenzione continuare a lavorare assieme per ottenere ancora più risultati”. L'Italia è il 5° mercato in Europa e l'11esimo a livello mondiale.
Il parere delle adv
In calo rispetto allo scorso anno. Il 43% del panel di adv interpellate dall’Osservatorio Guida Viaggi rileva questo trend per le vendite sul Messico. Ci sono, però, solo cinque punti percentuali che separano questo verdetto da chi pensa che invece siano in linea con lo scorso anno, come afferma il 38% del panel. C’è un netto distacco rispetto a chi parla di leggera crescita rispetto allo scorso anno, 10%, o addirittura rispetto a quel 2% per il quale la crescita è decisa. Il 7% degli interpellati non vende, invece, pratiche sul Messico.
Il parere dei t.o.
Per l’estate 2016, il brand Alpitour ha registrato “un buon incremento delle vendite, distribuito su tutti i mesi e non solo in alta stagione”. Analogo discorso per Francorosso che ha riconfermato “il successo del SeaClub Playa Maroma”. Il gruppo parla di “andamento timido per Viaggidea e Karambola. Villaggi Bravo rientra adesso in destinazione con la stagione invernale”. Intanto l’operazione Messico di Settemari è piaciuta al mercato. Il prodotto performa “molto bene con ottimi tassi di riempimento”, fa presente il direttore prodotto Federico Gallo. Il t.o. è alla sua prima stagione estiva sulla destinazione ed è soddisfatto, in quanto “il prodotto è stato apprezzato sia per la qualità del servizio sia per la bellezza del contesto. Oltre ai soggiorni balneari nel SettemariClub Viva Azteca, anche i tour hanno riscosso il gradimento dei viaggiatori”. Numeri interessanti arrivano dalle proposte del brand del Gruppo Amo il Mondo, “pensate soprattutto per gli sposi, che associano il SettemariClub Viva Azteca con alcuni giorni a New York”.
Le vendite, nel caso di Marcelletti, hanno avuto un picco “a partire già dall'inizio dell'anno e in maniera progressiva tale aumento continua”.
Destagionalizzazione
Il trend si sta destagionalizzando. A mettere in luce questo aspetto è Gianluca Sposito, general manager di Konrad Travel. Il fenomeno è in atto da anni ed è “grazie alla varietà e diversificazione dell’offerta che prevede un abbinamento tra tesoro culturale e archeologico, e la parte finale dedicata al relax balneare o a una full immersion nella natura”. I segnali per l’inverno confermano quanto sopra. “Sia per il segmento honeymoon, da sempre importantissimo, sia per i gruppi, che stanno tornando a scoprire il Paese in numeri sempre più crescenti dopo anni di flessione”, fa presente Sposito.
Come sono i segnali per l’inverno, dunque? Per il Gruppo Alpitour sono “incoraggianti, sia per gli individuali sia per i gruppi”. Si parla di “grande potenziamento e rilancio della destinazione, con molte novità per diversi brand”. Positivi anche per Settemari, al punto che si prospetta “un’ottima stagione”. Monica Urtatelli, pm America Latina di Mappamondo, confida in un trend positivo, grazie anche al nuovo volo Alitalia da Fiumicino a Mexico City. Nell’inverno di Marcelletti le richieste sono “nettamente superiori a quelle dello scorso anno”.
Tra le tendenze c’è “un forte interesse per le località meno conosciute, come le città coloniali – osserva Antonio D’Errico, pm Messico Mistral Tour -, Oaxaca, Guanajuato, San Miguel de Allende e Morelia”. Massimo Broccoli, direttore commerciale Veratour, riconosce che all’inizio dell’anno si è “fatto fatica in quanto i clienti erano intimoriti dal fenomeno delle alghe che ha caratterizzato le principali spiagge messicane. Questa estate l'assenza ha permesso di ripartire a pieno regime”. E per l’inverno il Paese “sembra una delle mete maggiormente richieste”.
Osservatorio Guida Viaggi
I criteri della ricerca
Periodo di rilevazione e consistenza del campione:
1^ lug ‘16, 251
Errore statistico: ± 3%
I criteri dell’inchiesta sono pubblicati per esteso a pag. 20