Startup e app che consentono di prenotare servizi ancillari come escursioni e hotel last minute possono aiutare il trade ad offrire un prodotto migliore al cliente: ne è convinta la maggioranza delle agenzie interpellate dall’Osservatorio Guida Viaggi. A dare risposta positiva è il 53% dei punti vendita, in lieve flessione rispetto al 60% del 2015.
Sostanzialmente stabile la percentuale di coloro che optano per il “no”, mentre si attesta al 16%, il doppio rispetto all’anno passato, la quota degli indecisi. Solo un 5% ritiene, infine, che ci siano ancora spazi di miglioramento.
Il panorama attuale è variegato e dai confini sempre più fluidi. I t.o. puntano sempre di più sulle applicazioni digitali per essere a portata di tasca del cliente. Abbiamo esempi da Alidays e progetti futuri da parte di King Holidays.
Tra le app ci sono nomi come Weellgo, FindMyStay e Hotelbids, ma anche le Ota non stanno a guardare. Booking ha lanciato la funzionalità Experiences, Kayak ha presentato Activities e Google l’app Trips.
E le startup? “Tra le nostre associate un buon numero collabora già con agenzie di viaggi e tour operator, soprattutto quelle che si occupano di prodotto – fanno sapere da Startup Turismo -. Chiaramente il traguardo più ambito, sia per ragioni di volumi che per maggior facilità di integrazione tecnologica, restano le Ota”.
La domanda che ci si pone è se app e startup possono essere utili per adv e t.o? Il presidente Pietro Ferraris risponde con un “sì” a livello di teoria, in quanto “sicuramente è un trend in crescita, il target dei Millennials (18-35 anni) prenota sempre più a ridosso e da mobile le escursioni soprattutto, quando è a destinazione”. In pratica, però, se adv e t.o. “non si strutturano a livello di mobile non sono in grado di offrire ciò a fronte di startup ed aziende tecnologiche che possono invece dare questa tipologia di servizi”.
Il trend in atto è quello di prenotare “esperienze locali e hotel all’ultimo”, osserva Ferraris. In questo senso Hoteltonight “ha performato meglio, rubando quote di mercato ai t.o. che non erano in grado di intercettare questo mercato ed è stato abbastanza distruptive”. Si parla di concorrenza ai t.o.? No, osserva il manager, in quanto va a “catturare una parte di domanda non soddisfatta da loro”.
La liason tra app, startup e trade “è fattibile”. Sul mercato la domanda c’è, ma è necessario che agenzie e t.o. abbiano “un’infrastruttura informatica predisposta” per andare ad intercettarla e per poter dialogare con queste realtà, in un sistema ben connesso. n.s. e s.v.