Un 2016 ancora all'insegna della crescita per il turismo toscano. In attesa di leggere i risultati Istat, la regione ha diramato le elaborazioni fatte da Irpet che stima una crescita delle presenze alberghiere pari al 3%, ribadendo il dato consuntivo 2015.
Le stime si basano sulle osservazioni di tre fonti: l’indagine di Banca d'Italia sugli stranieri, gennaio-agosto 2016; indagine censuaria Istat sulle sole strutture ufficiali; l’analisi del Touring Club su "Le vacanze estive degli italiani"; infine la congiunturale Ciset sulle aspettative degli operatori turistici italiani maggio-ottobre 2016.
Il contributo maggiore arriverebbe dalle presenze straniere che a fine anno dovrebbero attestarsi sul +3,5%, grazie all'apporto delle città d'arte e delle località balneari. Dato nettamente inferiore a quello provvisorio fornito dalla Banca d'Italia per il periodo gennaio-agosto 2016: +11,7%. “Secondo Irpet la differenza va ricondotta a due fattori: la crescente inadempienza da parte delle strutture ricettive ufficiali a comunicare il proprio dato, inadempienza che sarebbe notevolmente aumentata rispetto al passato, e la difficoltà a rilevare la ricettività non ufficiale. In crescita anche le presenze italiane, +2,5%, ma di passo inferiore”, hanno spiegato a Bto i rappresentanti dell’assessorato al turismo e il direttore di Toscana promozione turistica, Alberto Peruzzini.
Allargando l'orizzonte temporale, secondo Irpet resta positivo lo scenario per gli anni 2017-2022, dominato dal trend di fondo crescente del turismo internazionale (+4% annuo) rispetto al quale l'Europa resta la prima destinazione al mondo e la Toscana una delle mete più desiderate. A sostegno del trend, il persistere di basse quotazioni del greggio, il recupero di accettabili ritmi di crescita economica di alcuni paesi europei “e la crescita moderata, ma continua, dei paesi che rappresentano fondamentali mercati di origine dei flussi per il nostro territorio: Germania, Francia e Regno Unito, ma anche della stessa Italia, in particolare quella centro settentrionale”.