C’è ottimismo in quota. Dopo il buon andamento del ponte dell’Immacolata e l’apertura ufficiale della stagione sciistica, gli operatori della neve sono ottimisti. Le prime precipitazioni nevose che hanno consentito l’apertura anticipata di numerosi comprensori fanno ben sperare albergatori, commercianti e operatori turistici della montagna italiana.
Si prevede un ottimo andamento delle festività di fine anno, meglio anche di quello 2015-2016 e ci sono già buone indicazioni per il periodo delle settimane bianche, su cui incide positivamente la ripresa del mercato straniero, in particolare dell’Est Europa. L’ottimismo “giustifica” gli aumenti (una costante delle ultime stagioni) dei prezzi degli skipass (+3% circa) e delle tariffe alberghiere che, in alta stagione, fanno registrare incrementi fino a 7-8 punti percentuali.
Referendum, crisi di governo, scivoloni politici ed economici generano un ritrovato interesse per la montagna da parte degli italiani. Costretti ad allontanarsi da molte destinazioni esotiche e dalle capitali straniere a causa delle minacce terroristiche, riscoprono le località alpine. L’avvio della stagione invernale 2016-2017 è positivamente condizionato dal 2° anno di “nazionalismo turistico”.
Rinfrancati dalle precipitazioni nevose di fine novembre, gli oltre 800 operatori interpellati dall’Osservatorio Turistico della Montagna di Trademark Italia in maggioranza guardano positivamente all’inverno 2017 e ritengono che la purezza ambientale delle località alpine e appenniniche nazionali debba vincere per qualità sulle vacanze balneari e sull’escursionismo d’arte e cultura.
La montagna delle vacanze attive sulla neve farà la sua parte e produrrà ancora appeal sugli under ‘50 italiani ed europei, quelli dell’Est Europa specialmente.
Dai sopralluoghi e dalle interviste emerge un generale miglioramento delle infrastrutture, un’accresciuta caratterizzazione degli arredi urbani e un leggero aggiornamento dei servizi di destinazione. Mediamente stabile il comfort alberghiero, ma complessivamente (come accade per le località balneari) i fattori positivi sono superiori a quelli negativi e concorrono a rafforzare la tipicità e l’attrattività delle località alpine e dolomitiche.
Il Panel degli operatori, tra entusiasmi e incertezze, prevede (in maggioranza) che la stagione appena iniziata confermi la loro vision frutto delle macro-tendenze del 2016:
-crescita dei flussi internazionali, in particolare da Germania e Paesi dell’Est (Polonia e Repubblica Ceca);
-conferma dell’appeal dell’offerta turistica più suggestiva, pittoresca, impegnativa e caratteristica, quella altoatesina e valdostana in particolare;
-continuità per le “vecchie signore”, per i maturi operatori e per i tradizionali sistemi di ospitalità e entertainment di Cortina d’Ampezzo, Courmayeur, Cervinia, Corvara e Madonna di Campiglio, la cui offerta di servizi e comfort upscale e luxury attirano quote significative di clientela straniera e italiana high spending e over ‘50;
-crescita dei praticanti di discipline alternative, slow e non agonistiche, come ciaspole, sci alpinismo e sci di fondo.
-stabilità del movimento scolastico internazionale (packaging sport-scuola da cataloghi di tour operator europei).