Gardaland Resort ha aperto la sua 42a stagione con prospettive rosee nell’ambito del turismo, non solo italiano, ma soprattutto estero. La percentuale di clientela straniera nel parco la scorsa stagione è stata pari al 30% a fronte del 70% di italiani.
Gardaland Resort gioca un ruolo anche sul fronte dell’occupazione; all’apertura di stagione sono 1.000 i dipendenti (200 fissi e circa 800 stagionali) che diventano 1.500 in alta stagione, numeri importanti per l’economia.
Nel corso della conferenza stampa è stata presentata Shaman, la Montagna Russa con la realtà virtuale. Fenomeno di attualità nel settore dell’entertainment, la realtà virtuale permette all’utente di immergersi in mondi paralleli e di vivere avventure al di fuori del mondo reale. Indossati i visori – studiati appositamente per il percorso delle Montagne Russe di Gardaland – gli ospiti saranno trasportati nel mondo degli Indiani d’America attraverso un volo e raggiungeranno i luoghi in cui, per migliaia di anni, le tribù delle Montagne Rocciose, guidate dal Capo Sciamano, vissero un rituale, oltrepassando i confini del mondo degli spiriti dei loro antenati. Per il momento Shaman sarà temporaneamente disponibile senza la realtà virtuale, ma la Montagna Russa sarà perfettamente funzionante.
“Un investimento pari a 5 milioni di euro ci ha permesso di dotare Shaman di un sistema completamente immersivo e all’avanguardia – ha dichiarato Aldo Maria Vigevani, a.d. di Gardaland -. Questa sarà una tra le più sofisticate esperienze di realtà virtuale sulle Montagne Russe attualmente esistenti, un’esperienza di questo livello non è riscontrabile in alcun’altra parte d’Italia”. Shaman sarà un’esperienza sensoriale a 360°, ricca di sollecitazioni ed effetti visivi accompagnati da una musica sciamanica. Un viaggio nel mondo degli spiriti degli Indiani d’America con un totale coinvolgimento sensoriale e fisico; pensata per gli amanti delle emozioni intense, si rivolge a teenager, giovani adulti, ma anche a famiglie con ragazzi dai 120 centimetri di altezza.
In merito alla notizia del black out che si è verificato nella giornata di sabato, l'a.d. ha fatto presente che “a seguito di ulteriori e più approfondite verifiche effettuate nel corso di tutto il pomeriggio, è emerso che lo sbalzo di energia verificatosi è da imputare ad un guasto sulla rete interna del parco. Ciò ha comportato un immediato black out di 14 secondi; il parco ha quindi subito un improvviso blocco di tutte le attività che hanno coinvolto ogni area, le attrazioni e i punti di ristoro. I generatori del parco sono immediatamente entrati in funzione, ma, come da protocolli di sicurezza, è stato necessario provvedere allo spegnimento e al successivo riavvio di tutte le attrazioni per poter arrivare alla normalizzazione attraverso le consuete procedure previste in questi casi. Il motivo per cui sull’attrazione Sequoia Adventure una famiglia è rimasta bloccata sul convoglio a 20 metri d’altezza è da imputare ad un blocco dell’attrazione indipendente dal blackout. I visitatori sono stati prontamente evacuati dal personale di sicurezza nel gito di pochi minuti”.