I tre obiettivi dello sviluppo croato

Il rapporto tra Italia e Croazia si conferma sempre più forte, basti dire che il nostro Paese è “tra i primi 4/5 investitori”, afferma il ministro del Turismo croato, Gari Cappelli.
Nel 2016 gli arrivi italiani sono stati 1 milione e 100mila, mentre i pernottamenti 5 mln e 250mila, circa un +5%. A livello globale i pernottamenti sono stati 70 mln e gli arrivi 17 mln. Il mercato italiano occupa la 4° posizione dopo Germania, Slovenia, Austria. Il piano turistico annunciato dal ministro punta ad una valorizzazione “del patrimonio culturale, tra castelli e fortezze, più di mille”. Tra gli interessi cresce il turismo continentale-urbano, come dimostrano i dati messi a segno dalla città di Zagabria, “che ha visto un incremento del 15/20% di flussi negli ultimi 4 mesi”, sottolinea il ministro. Tra i segmenti su cui puntare rientra il turismo medico, “dall’anno prossimo gli ospedali pubblici potranno operare in questo ambito”.

In arrivo
nuovi alberghi

Intanto fervono gli investimenti sul fronte alberghiero. Il ministro parla di circa 800mln di euro per strutture 4-5 stelle, “per interventi in termini di ricostruzione o di innalzamento del livello”. Sono in arrivo 2.500 nuovi letti e gli 800 mln diventeranno 1 mld nel 2018 sempre per i 4-5 stelle. Nel 2017 apriranno circa 50 nuovi alberghi, “si investe in qualità e stelle. Sono piccole strutture – spiega il direttore dell’ente del Turismo croato, Branko Curic -, con una buona offerta enogastronomica. I più grandi investimenti sono orientati su alberghi già esistenti”. Tra gli esempi citati, ci sono circa 70 milioni investiti per un resort a Rabac e circa 80 mln a Rovigno.
L’intento sotteso a questo tipo di investimenti è quello di “cambiare l’immagine della Croazia, associandola all’idea di un Paese che offre un turismo di qualità”, spiega Curic.
Un dato che la differenzia da altri Paesi europei è la suddivisione delle strutture ricettive. Basti dire che “il 14% sono alberghi, il 55% alloggi privati e il resto campeggi”, fa presente il ministro, mettendo in luce che di solito la percentuale più alta è rappresentata dagli alberghi e non dagli alloggi privati.

I tre focus
La Croazia ha tre obiettivi. Il primo è promuovere prodotti differenti, o nuove aree del Paese come per esempio la Slavonia, che si è recentemente presentata al mercato italiano. Una mossa che “cambia il volto del turismo classico, con l’apertura di nuovi spazi per viaggiare”, afferma il direttore dell’ente del Turismo croato, Branko Curic. Il secondo è concentrarsi su segmenti quali il turismo medico, come messo in evidenza dal ministro, e il terzo è spingere periodi differenti dai classici mesi estivi di luglio ed agosto.
“I numeri del 2016 lo dimostrano – rileva Curic -, ci sono stati aumenti in tutti i mesi, anche in autunno. Inoltre, molti italiani si sono recati a Zagabria nel mese di dicembre in occasione dell’Avvento”. Un trend che anche altre città hanno sviluppato, spiega il direttore e tutto lascia supporre che potrà diventare un nuovo filone da portare avanti in quanto “funziona bene”. Un trend agevolato anche dai nuovi voli che offrono “maggiori possibilità di raggiungere la Croazia al di fuori della vacanza classica di mare”. Gli italiani? “Rispondono bene, anche in occasione dei ponti”.
Si lavora su nuovi voli, in risposta ad un turista che non si reca in Croazia solo con la macchina o in traghetto e catamarano veloce.

Il trend
Curic è ottimista e prevede “una bella stagione”. Un’attesa avvalorata dalle buone notizie “che provengono da mercati quali Germania e Scandinavia. In questo momento abbiamo circa un +30% di pernottamenti dal mercato tedesco, scandinavo e dal Nord Europa”. La risposta che arriva dai mercati è più forte rispetto allo scorso anno, “si sente l’interesse per la Croazia, con buone prenotazioni su agosto”.

Le infrastrutture
Il Paese continua ad investire sulle infrastrutture. Dopo la realizzazione di nuove strade gli interventi hanno interessato gli aeroporti. “A seguito di un aumento degli arrivi via aereo, ci sarà un rinnovamento dello scalo di Zagabria, lo stesso avverrà a Dubrovnik ed a Pola”, dice il direttore. Sul fronte voli, Curic ricorda il collegamento operato da Croatia Airlines, dal 2 maggio, “da Milano per Zara e da Milano per Zagabria, tre volte a settimana fino ad ottobre, ma l'intenzione è di poterlo operare tutto l'anno”.
Sono, inoltre, previsti investimenti nelle marine per un innalzamento del livello di qualità a Rovigno, Dubrovnik e Vodice.                                      

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