Coop Alleanza 3.0: il turismo asset strategico

Coop Alleanza 3.0 è nata il 1º gennaio 2016 dalla fusione di tre società cooperative della grande distribuzione organizzata, Coop Adriatica, Coop Estense e Coop Consumatori Nordest, del sistema Coop Italia. Aderisce all'Ancc della Lega Nazionale delle Cooperative e Mutue e al consorzio cooperativo Coop Italia. Conta 348 negozi, di cui 56 ipermercati, 5 miliardi di fatturato, 22mila dipendenti, dal Nord-Est fino alla Puglia. Con questa operazione si è "ridisegnato il ruolo delle Coop nel Paese – sottolinea Mirco Dondi, vicepresidente di Coop Alleanza 3.0 -, non è solo un aggregato di cooperative, ma un aggregato che rappresenta una visione nazionale del Paese, per consumi e specificità dei territori. Il mondo dei consumi è cambiato, non si può avere una visione postuma. C'è una nuova dimensione del consumatore. Il nostro piano strategico prevede una risposta chiara al problema del declino dei consumi – fa presente Dondi -. Il Paese non cresce da anni, bisogna pertanto avere una visione nazionale, la capacità di leggere i territori in virtù del ruolo e della natura di cooperativa di cui siamo in possesso. Abbiamo grande attenzione verso le partecipate, che sostengono non solo il tema dei consumi, ma allargano la capacità di risposta alle esigenze dei cittadini e in questo Robintur è per noi fondamentale. In quanto è la terza partecipata più importante". La sinergia con il network porterà anche i viaggi nel carrello della spesa, ampliando così la diversificazione in atto nei punti vendita Coop, che ha già esteso la propria offerta a diversi ambiti tra cui carburanti, farmaci, libri, cure dentistiche, ottica, gioielleria, cura degli animali. Tra le società controllate le più rilevanti sono Carburanti 3.0, Librerie.coop, Luce&gas, Igd Siiq per valorizzare il patrimonio immobiliare della cooperativa. Coop Alleanza 3.0 gestisce più del 20% dell'azionariato di Unipol e il 13,3% delle azioni di Eataly.

Convenienza, qualità e territorio sono i tre ambiti d'azione. "Per quanto riguarda il territorio lavoriamo con il network su alcuni progetti. Il legame con il territorio per una cooperativa è un elemento fondamentale – afferma Dondi -. Per ogni regione stiamo cercando di mettere a punto una filiera legata alle specificità territoriali. Il piano strategico del turismo punta a dare una visione diversa del Paese, ridistribuendo il turismo e l'offerta nelle aree interne. E noi ci occupiamo anche di questo. Il che si concretizza aprendo molti territori, zone non ancora conosciute in quanto sulle grandi aree attrattive c'è saturazione". 

A chi sottolinea che Coop è emiliano centrica, Stefano Dall'Ara, presidente di Robintur afferma: "Guardateci come un gruppo turistico nazionale. La parte importante del nostro business la svolgiamo in aree dove abbiamo grandi attività leisure verso i soci Coop (Lombardia, Piemonte). Facciamo parte di un gruppo turistico formato da diverse società, con varie expertise, che si sono sviluppate sul mercato libero del turismo. La possibilità di crescere per la parte turistica conta su di una rete Coop che copre tutto il territorio nazionale". Certo il manager riconosce che c'è anche un "forte radicamento territoriale, una dimensione emiliana è fondamentale in quanto ogni socio deve essere riconosciuto per quello che svolge nel suo territorio". s.v.

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