Abbiamo avuto 402 milioni di presenze in Italia lo scorso anno, di cui il 50,4% di italiani e il 49,6% stranieri; i turisti si sono fermati in media 3,5 notti occupando 4,9 milioni di posti letto, di cui oltre la metà nel settore extralberghiero (54%).
Parte da questa fotografia Istat la ricerca di Confesercenti e Assoturismo in occasione della 21° Borsa del Turismo delle 100 Città d’Arte d’Italia. A presentarla Alessandro Tortelli, direttore Centro Studi Turistici Firenze. “E’ la prima volta che l’Italia supera i 400 milioni di pernottamenti, e in questo le città d’arte hanno un ruolo importante, perché per i mercati stranieri sono il principale attrattore”. “La Borsa delle 100 città d'arte – dichiara Claudio Albonetti, presidente Assoturismo – lancia un messaggio definito, importante, che colpisce l'intimo delle persone, spingendole ad allargare i propri orizzonti, perché non si può parlare di arte minore in un Paese da 95.000 chiese monumentali, 40.000 castelli, 50 siti Unesco: 2500 anni distoria non possono essere considerati minori”.
La crescita
“La crescita media annua del turismo nelle città d’arte è del 3%, ma con essa cresce anche l’offerta ricettiva, a testimonianza di un dinamismo imprenditoriale notevole, soprattutto per la ricettività extralberghiera”, afferma Tortelli. Su 37.000 esercizi ricettivi, ben 31.600 sono extralberghieri nelle città d’arte, esprimendo il 49,9% di posti letto, occupati per il 60,7% da turisti stranieri.
Dal 2010 il turismo nelle città d’arte è cresciuto del 18,8% negli arrivi e del 18% nelle presenze, e la ricettività è incrementata del 46% (contro un +12% nel totale Italia) maturando 12.000 esercizi in più. “La linea di crescita dei flussi e dei visitatori ai musei è parallela”, dice Tortelli.
Al top Matera, che negli ultimi 6 anni è cresciuta del 152%, e Verona al +44,7%, insieme a Padova (+44,9%). In flessione Perugia, che segna un -4,6%.
Un andamento confermato, se si analizza il trend 2016, dove Verona è protagonista assoluta, con una crescita del 18,3%. Stesso trend per i visitatori di musei e aree archeologiche, che crescono di 8,2 milioni, maturando un fatturato di 175 milioni di euro, in ascesa del 67% sul 2010.
La spesa
Il 36,7% della spesa complessiva sostenuta dai turisti stranieri in Italia è nelle città d’arte e ha un giro di affari da 13 milioni di euro. Inoltre, il turista culturale spende in media il 22% in più al giorno di un turista generico, ovvero circa 129 euro invece che 106.
“Nella ricerca – spiega Tortelli – si evidenzia un impatto positivo delle domeniche al museo, che hanno costituito un’importante promozione, maturando un interesse che ha stimolato ancora di più la commercializzazione, creando nuova domanda”.