Diventare un modello di riferimento nel settore turistico. Obiettivo chiaro e ambizioso quello del Portogallo, il cui leitmotiv della Strategia per il Turismo 2027 è “Guidare al futuro del turismo”. Secondo i dati Ine, il Portogallo ha registrato nel 2016 un record di pernottamenti, raggiungendo i 53,5 milioni (+9,4% rispetto all'anno precedente). Il comparto turistico ha chiuso lo scorso anno con una crescita del 10,4% dei ricavi, attestandosi a 12,7 miliardi di euro (+1,2 miliardi). La strategia pianificata per il prossimo decennio definisce obiettivi economici in termini di pernottamento e più in generale in termini di entrate del settore turistico, con un focus “sulla coesione territoriale e sulla crescita qualitativa finalizzate a raddoppiare in 10 anni i ricavi turistici”, riferisce una nota dell’ente del Turismo. Tradotta in cifre, la strategia fissa un obiettivo ambizioso: portare la crescita da 12,7 miliardi di euro nel 2016 a 26 miliardi di euro nel 2027 e il numero di pernottamenti dagli attuali 53,5 milioni (2016) a 80 milioni. Dal punto di vista sociale, questa strategia prevede tre obiettivi: estendere l'attività turistica tutto l'anno, aumentare le qualifiche dei professionisti del turismo raddoppiando il livello di qualifiche della istruzione secondaria e post-secondaria e garantire che il turismo crei un impatto positivo sulle regioni in cui si svolge attività turistica.
“La ET 27 è una strategia progettata per il bene del Paese nel suo complesso. Deve essere dinamica, viva, trasversale, attenta al mercato e alle sue tendenze e ci permetterà di fare del Portogallo un Paese più coeso, distintivo e vivibile – ha dichiarato la segretaria di Stato per il Turismo, Ana Mendes Godinho -. Il lavoro coordinato e teso a obiettivi comuni portato avanti nel 2016 ha dimostrato come il turismo rappresenti un'attività sostenibile e redditizia, un settore essenziale per definire gli obiettivi che vogliamo raggiungere come sistema Paese e le azioni necessarie per farlo”.
Luís Araújo, presidente di Turismo del Portogallo, dal canto suo ha rimarcato che “è essenziale che l’attività turistica si estenda da Nord a Sud e dalla costa verso l'interno e non si limiti alle destinazioni tradizionali. Nell’analisi del settore turismo sono stati individuati alcuni punti critici che meritano l’attivazione di specifiche politiche pubbliche. Le imprese undercapitalised, ovvero quelle che impiegano lavoratori a basso reddito, la persistenza di barriere burocratiche e la stagionalità hanno bisogno di una maggiore sensibilizzazione sui mercati internazionali. È stato importante ascoltare, discutere e allinearsi con gli operatori del turismo sulle diverse attività sulle quali è necessario lavorare insieme in modo sistematico, perché la responsabilità è condivisa. La nostra ambizione è che l'economia nazionale fruisca di questa che è tra le attività più fertili in termini di ricchezza e occupazione in Portogallo”.