Fiavet: l’impresa al centro

L’impresa al centro degli interessi: è il tema guida della nuova Fiavet, che vuole fornire agli agenti di viaggi gli strumenti per affrontare il futuro.

“Il nostro referente – ha spiegato Jacopo De Ria, presidente Fiavet Nazionale – è l’azienda con partita Iva, che deve avere gli strumenti per capire dove va il mondo. Dobbiamo far sì che le agenzie si comportino da aziende e rispondano adeguatamente agli stimoli di mercato”. Le difficoltà sul percorso non mancano: “Si fa fatica a far capire che il modello di business usato finora deve cambiare profondamente”. L’attualità non dà scampo: “Stiamo fronteggiando tempi difficili, il comparto del turismo non è stato aiutato e ha limitato le attività delle agenzie. Ci sono temi contingenti come la direttiva sui pacchetti, la globalizzazione e la sharing economy, che sta determinando cambiamenti delle regole e nelle abitudini di acquisto”. Ha illustrato così il presidente De Ria l’attualità del settore alla platea degli agenti presenti ad Ugento (Puglia) per la 55esima assemblea nazionale.

“Nell’ultimo anno è stata avviata – ha spiegato De Ria – una profonda riorganizzazione interna, abbiamo riportato in carreggiata la parte economica (400mila euro il bilancio 2016 con 15mila euro di utile).  Una buona gestione permette di tutelare meglio gli interessi delle agenzie”, ha sottolineato . Tra le criticità del settore, il tema del fondo di garanzia, che ha visto l’associazione impegnata “attraverso un intenso lavoro”. Quando gli si chiede in quali battaglie si è cimentata l’associazione l’elenco si fa lungo: “Quelle con i vettori  (75mila euro di spesa per cominciare, ndr). Abbiamo contattato l’Agenzia delle Entrate per lo spesometro, inviato una documentazione all’Inps e ottenuto risposta su un bando che sembrava discriminasse le agenzie, segnalato a Consip il tema della concessione della biglietteria dei musei statali per la prenotazione delle visite da parte delle adv, scritto all’Antitrust sull’argomento del direttore tecnico, organizzato in Italia oltre 20 seminari, raccolto 900 pareri tecnici, presentato un progetto alla Camera dei Deputati per le regioni terremotate in cui si pone l’attenzione sul danno indiretto da terremoto”.

Parlando del fondo di garanzia ha sottolineato: “Non deve essere governato da logiche di business, deve essere pensato per le agenzie e governato dalle agenzie. In questo abbiamo ottenuto un riconoscimento da banche e assicurazioni”. Filo Diretto si è infatti  inserita nella compagine sociale, “ha migliorato la propria copertura e ha portato avanti iniziative. Con questa nuova collaborazione siamo  il fondo che annovera il maggior numero di adv in Italia”. Il compito non è finito: tra i grandi temi la battaglia sulla riconoscibilità della commissione sulle fuel surcharge, il commissariamento Alitalia, il rinnovo del contratto con Trenitalia e tanta tanta formazione.

“Tengo al messaggio che solo insieme possiamo portare avanti le nostre prerogative e tutelare gli interessi del comparto”, ha concluso. Un peccato, quindi, che il segnale non sia stato colto da tutti i partecipanti: dei 140 registrati erano una cinquantina quelli presenti ai lavori. l.d.

 

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