Unlimited Viaggi lancia il video sull’incoming empatico

 Stop be virtual, Start real life. E' questo il messaggio sotteso nell'ultima novità, in ordine di tempo, di Unlimited Viaggi, adv di Firenze, capitanata da Cristian Calderai. L'idea è quella di aver creato un video, caricato sul canale Youtube, a cui l'adv affida la propria presentazione, ma in un modo decisamente originale, nello stile di Unlimited.

Il tutto nasce dal presupposto che negli ultimi anni si è assistito ad una forte trasformazione, "le guide turistiche e ambientali si lamentano di un turismo sempre più smartphone che sostituisce il loro modo di lavorare. Realtà virtuale e realtà aumentata permettono di percorrere itinerari in modo diverso cercando di sostituirsi alla reale esperienza di viaggio. I googoliani, gli istagrammer, i facebooker, i blogger stanno cambiando il mondo, cambiano le abitudini, il nostro modo di vedere le cose, di relazionarci con gli altri, di lavorare e di viaggiare”, dichiara Calderai. Ecco perchè Unlimited ha deciso di usare i social media per la propria comunicazione, "cogliendo la parte utile della rete ed utilizzandola in controtendenza ha creato un video in collaborazione con D! Visual Concepts”.

Il messaggio del video è affidato ad un gruppo di turisti che si lascia condurre da una guida virtuale munita di tablet, per visitare Firenze. Man mano la guida tramuta in robot anche i turisti, a salvarli sarà una guida umana che li saprà portare alla scoperta di Firenze, vivendone tutti gli aspetti più emozionali. Questo perchè oggi sempre di più "ci si affida ad una guida virtuale tramite il telefonino che ci spiega la città che stiamo vivendo, ma in modo freddo e distaccato, per noi, invece, l’incoming è empatico e pone al centro la guida turistica esperta, in carne ed ossa”. Certo anche Unlimited si avvale del web e dei canali social, è attiva  tra Facebook e Instagram, per fare promozione e farsi conoscere, ma senza dimeticare l’aspetto umano.

Il video è caricato sul canale di Youtube, “è piaciuto molto a chi, in fase di presentazione, doveva capire il mio messaggio. Ci sono stati degli operatori americani che una volta visto si sono messi in contatto”. s.v.

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