Si chiama Portale Sardegna, è sul mercato da 16 anni, si definisce una Ota, in quanto è "un t.o. che lavora preferibilmente online", come ha dichiarato oggi in conferenza stampa il direttore generale e fondatore, Massimiliano Cossu (manager che proviene dal mondo della finanza), ma si differenzia dalle altre realtà presenti sul mercato, perchè il suo core business "è la vendita di vacanze – ha sottolineato il manager -, non siamo un semplice motore di prenotazione, ma curiamo tutti gli aspetti correlati al viaggio nell'isola". La sua specializzazione è l'incoming in Sardegna. L'idea di lanciare il portale è nata nel 2001, la sede è a Nuoro, l'intento è stato quello di "portare l'isola nei grandi mercati del turismo, basti dire che il peso del settore turistico sul Pil sardo è del 7,5%, mentre quello di Malta è del 50%, delle Baleari dell'85%. In Sardegna ci sono 27mila occupati nel settore turistico, a Malta sono 50mila". Il manager si sofferma sui numeri e li mette a confronto per evidenziare che "ci sono potenzialità importanti in termini di asset, ma ancora inespressi".
La web company ha presentato oggi a Milano il suo progetto di sviluppo strategico basato su 4 punti focali; internazionalizzazione, brand positioning, ampliamento a nuovi segmenti di clientela e destagionalizzazione. La società ha al suo attivo 16 anni di esperienza "ed è cresciuta molto negli ultimi tre – asserisce il manager -. Abbiamo oltre 700 strutture ricettive direttamente affiliate e selezionate, circa 2 mln di visitatori nel sito, il portale è di proprietà con tecnologia gestita inhouse".
Lo staff si compone di 24 dipendenti, propone sia i prodotti turistici aggregati in pacchetti sia i singoli servizi (prenotazione alloggi, trasporti, guide). Il suo business model si basa su "presidio web, specializzazione sul territorio, travel advisory e pricing competitivo". Nel 2016 ha registrato un transato pari a 6,7 milioni di euro, "il margine è del 14%". Dal 2013 al 2016 ha messo a segno un +42% di crescita annua sull'incoming. Negli ultimi 3 anni ha investito 1,6 mln di euro per lo sviluppo tecnologico per migliorare la fruibilità dei portali, anche in funzione delle esigenze dei dispositivi mobile. La società opera attraverso due portali multilingue, portalesardegna.com, con oltre 1 milione di visitatori all’anno, e sardegne.com, acquisito nel 2015.
Dal canto suo la società ha deciso di "aprire il capitale a nuova finanza in equity per accelerare il processo di sviluppo che passa attraverso il rafforzamento del brand, l’allargamento a nuovi segmenti di clientela e il potenziamento delle attività all’estero con la creazione di una branch in una location in cui creare un team qualificato e smart proveniente da molteplici Paesi ed in particolare dall’area Ue – ha dichiarato il manager -. La strada preferita è la quotazione – ha aggiunto Cossu -. Abbiamo iniziato un percorso in termini di due diligence". I tempi? "Sono da decidere assieme ai nostri partner", ha asserito il manager in conferenza. Il progetto di quotazione riguarda l'Aim, l'intento è "entro l'anno – ha dichiarato Cossu -, così come l'obiettivo è di 1 milione-1 milione e mezzo di aumento di capitale". A detta del manager la società ha raggiunto oggi le dimensioni delle aziende quotate all'Aim. Gli investitori previsti sono istituzionali o player di settore. s.v.