“Le agenzie di viaggio sono l'unico canale di vendita per Giver” dichiarano il direttore commerciale del tour operator genevose, Giorgia Paciotta, e quello di marketing e comunicazione, Andrea Carraro. “Lavoriamo assiduamente con circa 2.500 interlocutori, anche dei network, perchè il nostro è un prodotto di nicchia che non è adatto a vendite di massa, su tutto il sistema. L'agenzia è speculare alle esigenze del nostro cliente, lo assiste nella scelta del viaggio e in tutte le fasi precedenti alla partenza”.

Tanto è sentito il rapporto di collaborazione con l'agenzia, che se un potenziale acquirente richiede un preventivo direttamente agli uffici del tour operator, questo nella fase finale invita a concludere il contratto in agenzia, per non sottrarre fatturato alla rete di vendita.

“La collaborazione è perfetta. La qualità del nostro lavoro è fatta anche di comportamenti come questi, perchè siamo consapevoli che trasparenza e correttezza sono valori irrinunciabili”. Giver non partecipa alla gara al rialzo delle commissioni (che sono, come d'uso, il 10% più eventuali premi), ma “vogliamo dare la certezza che vendendo un prodotto Giver nessuno farà mai una brutta figura”. Un altro valore coerente con i precedenti è il prezzo, uguale per tutti e stampato sui cataloghi: nessuna svendita, ogni cliente in viaggio non avrà sorprese confrontandosi con il vicino. Se poi un'agenzia vuole proprio fare uno sconto, lo sottrae al proprio margine.                                                                                      

“Rilevanti” gli investimenti di Giver in pubblicità e comunicazione, anche se non vengono rivelate cifre. A parte l'utilizzo del web, con sito, banner e social, è massiccia la presenza su giornali e riviste diretti al pubblico, femminili, news magazine ma anche testate come l'Internazionale, che rispecchiano un pubblico culturalmente ricercato. Carraro sta guardando con interesse all'integrazione Cairo-Rcs, che sta diventando il gruppo media con il più ampio ventaglio di offerta. Fedele alla tradizione, Giver continua a pubblicare cataloghi di carta, molto curati in ogni dettaglio (“non vogliamo alcun malinteso con i nostri clienti”) e stampati in alte tirature. p.s.