Cambiano le regole del gioco, un equilibrio da trovare

“Simplicity is the ultimate sophistication”. Oltre a Leonardo Da Vinci lo scrisse anche la prima brochure Apple di Steve Jobs, ovvero che la suprema forma di ricercatezza è la semplicità.
Abbiamo pensato che i tour operator rispolverando il “prezzo finito” vogliano in qualche modo semplificare.
Eden Viaggi ci informa che le quote Eden Made diventano comprensive di tasse aeroportuali e prenota sicuro. A ruota Settemari annuncia “totale cambiamento delle regole del gioco” con prezzi finiti al 100% e quote fisse di facile lettura e comprensione, “mai più adeguamenti”. Certi che altri si uniranno in questa nuova ondata di semplificazione annunciando riforme, cerchiamo qualche dettaglio in più. “Non solo si tratta di atti dovuti, ma fa specie che ancora nel 2017 questo comportamento non sia ancora dato per scontato – commenta Francesco Deledda, ceo di Olympia Viaggi -. Noi, come molti altri, non applichiamo adeguamenti valutari da anni, e non ne creiamo una notizia perché riteniamo che oggi sia giusto e scontato che un cliente ed una adv entrino in contatto con noi e sappiano il costo vero del pacchetto che acquistano”. Ma dove sta la novità?

Cosa cambia
Ci spiegano da Eden Travel Group: la novità è che prima erano indicate quote “a partire da” ed erano indicative di un forfait da riconfermare e/o ampliare o ridurre su richiesta. Ora la possibilità di personalizzare ogni pacchetto e tour permane, ma a catalogo sono pubblicate quattro quote già finite (per 4 macro periodi dell’anno), ovviamente riferite a quell’itinerario specifico, e non soggette alle variazioni delle tasse aeroportuali e del prenota sicuro. Sembra, dunque, che le quote restino dinamiche, particolare che le agenzie non amano molto. Sui social qualcuno le ha definite addirittura “odiose”. Senza togliere che “se il prezzo è dinamico, anche se finito, dovremo continuare a fare preventivi su preventivi”. Tuttavia “in questo modo forniamo un’indicazione di spesa totale, per quattro periodi dell’anno, semplificando la scelta al cliente – evidenzia Silvia Brunetti, direttore della business unit Eden Made -. Il listino prezzi è invece separato dal catalogo, riservato ai dettaglianti e consultabile all’interno del portale agenti”. Per Settemari le tariffe tutto compreso non sono dinamiche né contingentate, inoltre includono il prezzo bloccato e l’annullamento. Lo mette in evidenza Ezio Birondi, amministratore delegato di Settemari: “Le nostre tariffe sono prezzi di mercato, non il risultato di calcoli e mark-up. Quindi abbiamo deciso di dire basta agli adeguamenti carburante, valutario e carbon tax e ai prezzi dinamici per fornire agli agenti di viaggio uno strumento di vendita efficace. Questa iniziativa rivoluziona il modo di costruire e vendere il prodotto nel nostro settore e crediamo faccia bene a tutti i segmenti della filiera".
A giugno, anche Going aveva annunciato durante la convention delle agenzie Bluvacanze e Vivere e Viaggiare il prezzo finito come prima novità progettuale del tour operator: “Nell’estate tutto il prodotto prenotato e preventivato è stato proposto con questa formula – esordisce Claudio Busca, direttore generale del Gruppo Bluvacanze -. Lo spirito con cui è stato pensato a suo tempo era quello di ricreare fiducia fra agenzie e tour operator. Oggi c’è da aggiungere che il mercato deve tenere conto dei cambiamenti normativi possibili”.
E come si regolano le commissioni, non sarà l’occasione di decurtarle ancora un pochino alla distribuzione?
”Stiamo presentando la nuova politica commerciale che abbiamo sperimentato su molti prodotti già nell'estate e su molti punti tocca proprio questo nodo – afferma Busca -. Nasco professionalmente come agente di viaggio e credo che dopo tutto quello che è successo in questi anni forse è il caso di cambiare regime. Ho visto troppo spesso come unico vincitore il prezzo e, dunque, il cliente finale. Vogliamo fare una strategia di prodotto, di giusto posizionamento, e di giusti margini verso i nostri unici partner, le agenzie di viaggio”.

Déjà vu
Dobbiamo ricordare che l’iniziativa di abolire gli adeguamenti ha trascorsi illustri: dall’antesignano Press Tours a Condor tour operator che ha introdotto dalla fine del 2016 la formula: “La quale ci sta dando ottimi risultati così come l'ormai consolidato advanced booking attraverso il prezzo minimo garantito”, ci spiegava lo strategy manager Corrado Munarin in una intervista della scorsa primavera. Naar ha inserito due nuovi tool nella parte del sito dedicata alle agenzie. Il primo consente proprio di vendere oltre trenta proposte in agenzia che vanno sotto la dicitura ‘offerte di viaggio’.
“Non sono statiche, hanno la dinamicità dell’acquisto dal fornitore, ma allo stesso tempo costituiscono un prezzo finito completo della polizza assicurativa – spiega il direttore commerciale Maurizio Casabianca -, che consente combinazioni appetibili con un pricing competitivo”.
Precedenti questi descritti che mostrano un percorso intrapreso dalla produzione attraverso vari tentativi, certamente da affinare, sui quali la distribuzione nutre alcune lecite perplessità.

Parola alle agenzie
Dai dettaglianti arrivano esultanze come “Era ora! Speriamo che non si inventino scappatoie, sono come il diavolo, ne tirano fuori sempre una nuova per cambiare le carte in tavola!”.
Il sano fatalismo campano: “Auguriamoci sia vero – Cesare Foà della Fancy Tour di Napoli – e che con il prezzo finito dovrebbero inserire anche il bollo e non farlo trovare all’improvviso in estratto conto”. Più puntiglioso Stefano Crugnola della Camaleonte Viaggi di Binasco (Milano): “Credo che gli elementi da valutare siano: il premio assicurativo, se sarà separato dal prezzo del pacchetto, dove vanno gli adeguamenti valutari e del carburante, se le commissioni saranno calcolate sul pacchetto finito, infine di quanto scenderanno rispetto a quelle sulla quota base. Così per dire le prime cose che mi vengono in mente”.
Lucida e pragmatica Valentina Ancora, agente di viaggio e consulente per un'agenzia viaggi del Piemonte: “Direi che il prezzo finito ci può allineare con quello che il cliente vede in internet quando fa le ricerche – osserva -. Si diventa più credibili e il lavoro diventa meno difficile per quegli agenti che devono spiegare ogni voce di costo, e che magari non finiscono con tutte perché lasciano la scelta al cliente, il quale guarda in quel caso il totale, ricordandosi delle spiegazioni date in precedenza. Il prezzo finito, finalmente, potrà determinare una vendita meglio agevolata anche se è dinamico. Poi resterà da vedere il guadagno, che non sia un deterrente per togliere punti di commissioni”.
Infine, c’è chi ne vede una presa di coscienza illuminata e invoca congruenza: “Finalmente hanno capito che la premiazione avviene con l'onestà e la chiarezza, e che i fardelli aggiuntivi portano ad una non fiducia, cosi come all’insoddisfazione – dice Vanessa Natalucci de I Viaggi di Maurizio a Roma -. Non sempre il concetto di commercio a pezzi (stile Ikea) è favorito! Ogni prodotto ha il suo metro di vendita e una propria strategia… secondo me è una buona soluzione il prezzo finito. L’importante ora, da parte dei tour operator, è mantenere la coerenza”.                             

Tags: , , , , , , , , , ,

Potrebbe interessarti