Chiusura d’anno tra crescita e qualche incognita

Se fino ad ora il 2017 degli aeroporti italiani è stato soddisfacente, il trend sembra destinato a trovare conferma negli ultimi mesi dell'anno, anche se non mancano alcune incognite, a partire dalla situazione di Alitalia.
“Pensiamo di proseguire con gli attuali ritmi di crescita e chiudere l’anno sopra gli otto milioni di passeggeri – ci ha detto Nazareno Ventola -. Con circa 90 destinazioni, l’offerta voli non avrà particolari novità, segnalo però l’avvio del volo per Napoli”. Per l’a.d. dello scalo di Bologna “il panorama del trasporto aereo italiano è positivo e la crescita di quest’anno è stata particolarmente vivace su quasi tutti gli aeroporti nazionali. Il contesto geopolitico presenta sempre elementi di incertezza – rimarca il manager -, ma il compito degli aeroporti è quello di investire in sviluppo, innovazione e qualità dei servizi per rendere il nostro Paese sempre più accogliente e facile da raggiungere e visitare”.
“In questo mercato non esiste mai un punto fermo – è la riflessione di Sagat sul comparto del trasporto aereo italiano -, le strategie delle compagnie sono in continuo cambiamento, per far fronte a ciò la nostra strategia continua ad essere quella di una diversificazione dell’offerta, che non vede nessuna compagnia predominare, mantenendo un giusto mix di offerta di vettori legacy e low cost, un bilanciamento tra collegamenti domestici e internazionali così come tra rotte business e leisure”.

Nuove rotte in arrivo
Sul fronte del network, a Torino sono stati già annunciati tanti nuovi collegamenti per la stagione invernale: alcuni in ottica più “incoming neve” come i voli per San Pietroburgo di S7 Airlines, per Stoccolma di Blue Air e Birmingham di Jet2.com, mentre sul fronte dei collegamenti annuali prenderà il via il volo per Marrakech di Tui fly. Margherita Chiaramonte, head of business aviation development dell’aeroporto di Napoli, ci ha detto che per Capodichino è previsto un aumento del traffico nella winter del 28%, anche grazie all’arrivo di nuove compagnie (TuiFly Maroc, Ernest) e a nuove tratte (Bologna, Breslavia, Kiev, Lviv, Marrakech, Oporto, Salonicco).
Le aspettative per la prossima winter season in casa Sea, ha dichiarato a Gv Andrea Tucci, direttore aviation business development, “sono quelle di confermare le crescite già avvenute nell’anno precedente. Accogliamo con piacere l’interesse di nuovi vettori e di quelli già esistenti a programmare nuove destinazioni o a rafforzare la presenza con aumenti di capacità. Insomma un rafforzamento dei programmi che ha visto nel corso del 2017 sullo scalo di Mxp investimenti per 27 nuovi servizi, 13 nuove destinazioni e 3 nuove compagnie”.

Ciclo positivo
per il comparto

Con uno sguardo all’industria del trasporto aereo in generale, il manager osserva che “è sempre molto esposta a rischi esterni, ma ha sempre dimostrato di saper reagire rapidamente. Ci troviamo indubbiamente in una fase di ciclo positivo, l’industria dopo un 2016 con risultati economici record, chiuderà un 2017 con profitti simili. Il prezzo del petrolio intorno ai 50-60 Usd al barile garantisce una economicità di utilizzo delle flotte che non ha pari nell’ultimo decennio”. I vettori, secondo Tucci, “si sono oramai organizzati per fronteggiare i possibili cambiamenti a valle della Brexit, sia essa hard o soft. Gli investimenti in flotta proseguono e l’economia tira. Insomma solo uno scenario negativo connesso alle tensioni di politica internazionale, sembrerebbe poter mettere in dubbio le aspettative per un altro ottimo inverno”.
“Credo che la stagione invernale per l'Italia, in generale, e a Venezia, in particolare, sarà in linea con i primi 8 mesi dell'anno – ha aggiunto da parte sua Camillo Bozzolo, direttore commerciale e sviluppo aviation di Save -. E' un buon anno per l'aviazione. Ed è positivo che le previsioni sul prezzo del carburante restino basse. L'economia è in ripresa e, se anche la situazione geopolitica mondiale impatterà sui viaggi in alcune mete, si continuerà a viaggiare”. Secondo Bozzolo, poi, importante sarà vedere cosa accadrà a airberlin (alla data in cui si scrive la vendita del vettore non si è ancora conclusa, ndr). Per Genova “sarà un inverno di espansione dei servizi e dei collegamenti”, sottolinea la società di gestione dell’aeroporto che, rispetto al trasporto aereo nel Belpaese ci dice che “i dati sono positivi: il turismo fa da traino al settore, in Liguria ne usciamo da un’estate di crescita a doppia cifra. Si registra qualche segnale di consolidamento della ripresa economica, e questo farà bene anche al traffico business. Sul nostro aeroporto, in particolare, ci fanno ben sperare tre fattori: la crescita dell’offerta invernale rispetto allo scorso anno, il consolidamento del load factor, che cresce, e i nuovi voli che prenderanno il via nel 2018”.

Al lavoro sui modelli di business
Soddisfatto per la performance estiva, il presidente Sogaer, Gabor Pinna, ha rimarcato la necessità di “lavorare per consolidare il traffico su tutti i 12 mesi”.
L’aeroporto di Cagliari punta a raggiungere i 4 milioni di passeggeri nel 2017. E la destagionalizzazione è uno dei temi in primo piano anche a Rimini. Il Fellini, che dovrebbe superare, a fine anno, i 300mila passeggeri, “è da sempre un aeroporto stagionale che lavora per il 75% nella stagione estiva. Noi – ci ha detto l’a.d. di AIRiminum 2014, Leonardo Corbucci – stiamo già lavorando per destagionalizzarlo. A partire da aprile 2018 Ryanair inizierà a volare su Rimini con voli di linea tutto l’anno, e ci stiamo impegnando per modificare l’attuale modello di business incentrato sul traffico incoming turistico incrementando il traffico di linea per sviluppare altre linee di business (come il traffico outgoing, il traffico business o l’incoming fieristico). Il percorso di crescita dei volumi imporrà anche adeguamenti dell’attuale infrastruttura”.
“Pur tenendo sotto stretta osservazione la situazione Alitalia – sottolinea una nota di Toscana Aeroporti – i positivi segnali di crescita del traffico passeggeri registrati nei primi sette mesi dell’anno dai due scali toscani (+6,9%), gli operativi voli confermati dalle compagnie aeree, l’ottima performance delle nuove destinazioni e il positivo andamento della stagione estiva 2017 sono elementi che ci consentono di guardare con fiducia ai risultati di fine esercizio”.      

Il nodo Alitalia

Tra scali più e meno esposti con Alitalia, i manager delle società di gestione che abbiamo interpellato auspicano una soluzione positiva per l’ex compagnia di bandiera (non ancora giunta alla data in cui si scrive, ndr).
“Non siamo particolarmente esposti, visto che Alitalia rappresenta circa il 4% dei nostri passeggeri – ci fanno sapere da Bologna -. Comunque, confidiamo che Alitalia possa tornare a crescere, anche su Bologna. Le opportunità infatti non mancano: il ritorno del Bologna – Catania, ad esempio, si è dimostrato molto positivo, con ottimi fattori di riempimento”. 
“La situazione Az naturalmente dispiace perché Alitalia ha fatto la storia del trasporto aereo nel nostro Paese e perché un vettore italiano forte ed efficiente che sappia offrire un buon livello di connettività intercontinentale rappresenterebbe un grande plus per il settore nazionale – aggiunge Margherita Chiaramonte da Capodichino -. Per Napoli nello specifico, il peso percentuale del vettore è calato drasticamente negli ultimi anni e le tratte servite attualmente sono tutte più o meno potenzialmente appetibili per eventuali competitor”.
Molto preoccupata rispetto ad Alitalia è la società di gestione del Colombo di Genova. “Ci preoccupano le ricadute economiche negative. Inoltre al momento pesa l’incertezza sul network che svilupperanno, mentre sul point to point registriamo un’offerta insufficiente verso Fiumicino, con prezzi che il mercato considera troppo elevati e che penalizzano l’utilizzo dell’aereo, nonostante sia di gran lunga il mezzo di trasporto più comodo per spostarsi tra Genova e Roma”.
Per l’aeroporto di Cagliari, invece, la questione Alitalia è strettamente connessa alla continuità territoriale, per la quale, a suo tempo, la compagnia non ha presentato alcuna offerta. A  differenza di Olbia e Alghero, per cui la situazione dei voli per Roma e Milano nella winter è già chiara, l’aeroporto Cagliari Elmas è in attesa. E non si tratta certo di un elemento di poco conto se si pensa che sulle tratte in oggetto Cagliari conta 1,5 milioni di passeggeri l’anno.
“La situazione di Alitalia al momento non ha riflessi diretti su di noi, in quanto non abbiamo ancora rapporti con loro”, afferma l’a.d. di AIRiminum 2014  Leonardo Corbucci, che “da cittadino italiano e da gestore aero- portuale” afferma di “fare il tifo affinché si arrivi ad una soluzione veloce ed efficiente per la compagnia”. L’aeroporto di Rimini, nei piani di sviluppo delineati, “ha previsto anche collegamenti domestici oltre che internazionali. In questo senso Alitalia potrebbe essere un valido partner per i nostri sviluppi”.
Sagat non è preoccupata: “da Torino il vettore opera poche rotte domestiche (Roma, Napoli e Reggio Calabria) in concorrenza con altri vettori”. Nessun timore particolare anche a Milano. “Sea è poco esposta su Malpensa, dove il vettore pesa oramai meno del 2,0 % in termini di traffico, avendo già da tempo concentrato la propria attività su Linate.  La gestione commissariale sembra avere dato stabilità alle attività del vettore, pertanto non prevediamo “strappi” almeno fino alla effettiva realizzazione della vendita della compagnia a terzi”.
Infine Venezia, dove Alitalia vale il 5% in termini assoluti. “Di fatto parliamo del volo su Roma. Az ci porta fideraggio, e' di interesse la connettività in particolare verso il Sud America. Il bando per la compagnia ha destato interesse”. “Speriamo che la situazione si risolva bene – afferma Bozzolo -, in un contesto dove low cost come easyjet e Ryanair generano volumi forti”.      

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