Fiavet-De Ria: “Ryanair deve risarcire le adv”

Una tenzone a suon di lettere quella tra Fiavet e Ryanair. Il caso è noto, le cancellazioni di voli da parte del vettore low cost. A seguito di ciò Fiavet Nazionale è scesa in campo, inviando una lettera all'attenzione di Michael O'Leary, del sales & marketing manager della compagnia e all'Enac. L'associazione di categoria ha sottolineato "il grave danno che l'iniziativa di cancellazione improvvisa arrecherà alle agenzie di viaggi che hanno acquistato i voli per inserirli in pacchetti di viaggio organizzati dalle stesse e di cui, in base all'art. 43 del Codice del Turismo, sono responsabili per mancato o inesatto adempimento". 

Fiavet ha anche contestato "le opzioni offerte da Ryanair che non solo non riconoscono tutti gli obblighi nei confronti dei viaggiatori previsti dalla 'Carta dei Diritti dei Passeggeri', ma non tengono conto della difficoltà di riprotezione per le agenzie che sono obbligate a rispettare il programma di viaggio al fine di non incorrere nei diritti di annullamento previsti dal Codice stesso, con il conseguente obbligo di risarcimento". 

Il passo successivo è che Ryanair ha scritto a Fiavet, facendo presente che "non risponde dei disservizi dei pacchetti che eventualmente hanno le adv in quanto il sito di Ryanair è solo per il cliente finale". A seguito della risposta del vettore, Fiavet, in data 10 ottobre, ha inviato un'ulteriore lettera "per contestare il testo di quanto inviato, che è illegittimo – annuncia a Guida Viaggi il presidente Jacopo De Ria -. Invitiamo Ryanair ad essere disponibile a rimborsare e risarcire le adv nostre associate. Abbiamo anche chiesto all'Enac, che ha già avviato una procedura di istruttoria, che convochi Ryanair e Fiavet in una apposita riunione, inoltre rinnoviamo l'invito all'ente a procedere con l'istruttoria aperta". 

La posizione assunta dal vettore low cost si va a scontrare con quanto sancito già dalle corti europee di Francia, Germania, Spagna e Irlanda, che hanno dato contro al vettore. A ciò si aggiunge anche una sentenza del 4 giugno del 2013 del Tribunale di Milano, che condanna il vettore a risarcire le adv. 

De Ria fa presente che la low cost deve rivedere la "posizione assunta, in quanto arbitraria e illegittima. In questo caso non si tratta dell'eruzione di un vulcano, o di un terremoto, ma di inefficienza nel servizio, il che non è accettabile. Se non si è in grado di operare o si rimborsa nel rispetto delle leggi o si restituisce la licenza – afferma deciso De Ria -. La nostra intenzione è sancire i diritti delle adv". s.v. 

 

 

 

 

 

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