In agenzia cosa vince? Il Capodanno classico e vicino o più "esotico" e lontano? Sulla base dei dati rinvenuti da Fiavet “in alcuni casi entrambi, in altri il fattore prezzo ha un peso specifico sulla scelta”, commenta a Guida Viaggi il presidente Jacopo De Ria. Vero è che non ci sono dubbi sul fatto che il Capodanno sia un tipo di vacanza che si prenota ancora bene in adv, “forse solo le destinazioni neve hanno subito un notevole calo a seguito di una fortissima concorrenza da parte degli albergatori”, riconosce il manager.
La buona notizia è che i segnali sono positivi, “con molte più richieste rispetto allo scorso anno, da parte di piccoli gruppi di famiglia (7/10 persone) e per le crociere, mentre registrano una lieve flessione le prenotazioni alberghiere (classico soggiorno in hotel). Per l'Europa le richieste sono anticipate rispetto allo scorso anno”, fa presente De Ria, analizzando il trend in vista delle festività.
A fronte anche dei recenti eventi che hanno interessato alcune aree, l'attenzione "si è spostata su Oceano Indiano e Oriente, ma quando ci troviamo di fronte ad un viaggiatore deciso e determinato ad esempio per i Caraibi, quanto successo non si rivela un deterrente”. In questa fase il viaggiatore “si affida molto al consiglio dell'agenzia” e, ad essere molto richieste, sono “Thailandia e Mauritius, trend positivo anche per il Messico. Non verranno comunque meno Stati Uniti e Caraibi e ci aspettiamo una ripresa anche su Oriente e Oceania”. Semmai ci si può attendere una “leggera flessione” su alcune capitali europee. “Un elemento è senza dubbio il fattore prezzo e c'è una crescita sul fronte Italia”, analizza il manager. s.v.