Sta tornando il piacere di investire budget significativi per i propri viaggi e i clienti importanti, oggi smarriti per l’ iper-informazione digitale, stanno tornando alla ricerca di interlocutori. A dirlo è Enrico Ducrot, a.d. dei Viaggi dell’Elefante, che in occasione di una convention organizzata a Roma per incontrare le agenzie di viaggi ha tracciato un quadro ben preciso sui nuovi trend di viaggio del lusso.
Parallelamente al lancio del nuovo sito, emozionale e con calendario partenze, che registra attualmente fino a 150mila pagine visitate al mese, l’operatore per il 2018 presenta la nuova edizione del catalogo, di 148 pagine, continua a sviluppare la linea Digital Detox per soggiorni esclusivi in luoghi non connessi, ed ha in cantiere una nuova programmazione per Ecoluxury, con l’obiettivo anche di portare in roadshow i proprietari dei lodge per incontrare le agenzie di viaggi italiane.
Comunica inoltre, l’ingresso di una risorsa molto importante ad occuparsi dei servizi dedicati ai viaggiatori disabili: “Sul nuovo anno stiamo assistendo ad una grossa ripresa della domanda per il subcontinente indiano, dove tra l’altro sono state riaperte da una manciata di giorni anche le isole Laccadive – ha spiegato Ducrot -, l’India si conferma sempre la nostra destinazione principe e si arricchisce di partenze legate a festival ed eventi speciali che affiancano proposte anche per visitare il Gujarat ed il Ladakh dove sta prendendo sempre più piede il glamping ecologico, in tende molto sofisticate. Anche nel Sudest asiatico stiamo investendo molto – ha detto ancora – in Thailandia soprattutto, visto l’interesse dilagante. L’Africa Australe è richiestissima, Sudafrica e Namibia in particolare hanno trainato il 2017 e per questa ragione abbiamo rinforzato la nostra programmazione esclusiva. Sudamerica e Centroamerica si difendono bene nonostante i budget decisamente alti per visitarli mentre soffre, purtroppo, il Brasile. Anche il Medioriente e il Nord Africa ancora zoppicano, ma il fatturato sta pian piano aumentando. La Cina purtroppo, si conferma in calo, al pari di Kenya, Tanzania e Polinesia. Il prodotto Nord Europa che abbiamo inserito dal 2016 (Russia, Islanda, Scandinavia e Regno Unito) oggi ha un fascino quasi esotico e piace molto”.
Poi ancora, Ducrot si è soffermato su tendenze emergenti e nuove abitudini, spiegando che i clienti oggi sono iper-connessi e digitalizzati anche durante il viaggio, non sono i millennial, ma anche gli over 45, sono propensi ad acquistare servizi accessori che vanno dal parcheggio all’assistenza aeroportuale alla spedizione bagagli, viaggiano in famiglia, cercano il senso dei luoghi oltre all’autenticità, vogliono mangiare locale, ma si attendono una gastronomia globale (soprattutto al momento della colazione), esigono un esperto locale come guida, amano i viaggi sportivi dove la bicicletta sta sostituendo il golf, si aspettano che gli hotel siano luoghi di esperienza e prenotano ville. Più in generale, il tailor made si sta confermando in grossa espansione, soprattutto sul segmento individuali.
“Il fatturato stimato sulla chiusura dell’anno è di 10 mln di euro – ha concluso Enrico Ducrot -, ma lo scenario più entusiasmante sono i dati di crescita relativi al 2018”. a.te.