Dimenticatevi l’idea del turista cinese in gruppo: è antiquata. Almeno secondo Giancarlo Dall’Ara, docente di marketing turistico, che ha creato il network “Chinese Friendly Italy” per le aziende interessate a fare marketing in Cina. Autore del blog Turismocinese.blogspot.com, il professore emiliano romagnolo è intervenuto a Bto in un dibattito con i big cinesi dell’online come WeChat e Ctrip, la ota che presto avrà la versione anche in lingua italiana. Considerato il panel era difficile potesse emergere un profilo di turista non smartphone addicted, tant’è il ritratto è di viaggiatori giovani e facoltosi.
“La maggior parte di coloro che viene in Europa è un viaggiatore individuale e non di gruppo – esordisce Dall’Ara -. Non possiamo pensare di lavorare in modo tradizionale. Il millennial viene definito un turista con sette tasche, nel senso che ha molti portafogli sui qual contare, in certi casi i nonni tornano in vacanza in Cina grazie al sostegno dei nipoti”. Insomma, il cinese contemporaneo è online e con una capacità di spesa molto interessante. Un trend che emerge è l’attenzione all’ambiente: il docente racconta di un portale che ha iniziato a pubblicare consigli di vacanze per non generare un impatto negativo sulle destinazioni.
La nuova geografia delle destinazioni: Europa, Francia e Italia sono ai primi posti, ma fanno capolino alcune mete emergenti che fino a ieri non erano contemplate dall’outgoing cinese. “Per esempio la Serbia, il Portogallo (+40% nel 2017), la Croazia, la Danimarca, la Gran Bretagna dopo Brexit”.
La velocità di cambiamento del turismo cinese: “Un mercato diventato difficile per gli stessi operatori locali, dunque per quelli internazionali ancora di più – conclude -. Faccio un esempio: il bike sharing nasce in Cina e a distanza di un anno già ci sono i cimiteri di biciclette, infatti tanti sono i fallimenti delle società che hanno cercato di emulare le startup che l'hanno lanciato”.
Un ritmo di consumo e relativo esaurimento di difficile controllo, ci sembra di capire. Anche nelle crescite industriali: negli ultimi 12 mesi Ctrip è diventato un operatore globale, acquisendo operatori su scala mondiale – tra essi Skyscanner – e arrivando anche a presidiare “la strada” con 5mila500 agenzie fisiche. WeChat afferma che in Italia i viaggiatori cinesi spendono 918 dollari procapite. p.ba.
Qui l'intervento durante Bto 2018