I quattro pilastri del piano di intervento di Assoturismo

Parte dai numeri di quella che considera un’”invasione turistica” del nostro Paese. Assoturismo Confesercenti cita i 58,8 milioni di visitatori esteri del 2017 e la stima di 62 milioni (+5%) di quest’anno per affermare che “è necessario mettere in campo una politica economica nuova che sostenga lo sviluppo e la competitività del turismo italiano”, se si vuole ottenere valore aggiunto. A chiederlo sono le imprese di Assoturismo Confesercenti che, in vista delle prossime elezioni, hanno proposto un piano di intervento, basato su quattro pilastri: ministero per il Turismo, Imprese turistiche, Unione europea e progetto di destagionalizzazione.

L’alto livello di interesse dei mercati esteri nei confronti del nostro Paese è un’occasione da non mancare, spiega il presidente di Assoturismo Vittorio Messina. “Il turismo merita una maggiore attenzione: occorre individuare le giuste coordinate per accompagnare la crescita e lo sviluppo del settore, mettendo in campo tutte le azioni che consentono di rendere strutturale una domanda turistica che si presenta in forte crescita – spiega Messina -. Uno scenario che impone la predisposizione di tutti gli strumenti necessari per agganciare questo trend positivo in modo da rispondere alle aspettative dei viaggiatori, creando un vantaggio competitivo per il nostro sistema turistico. Per questo abbiamo proposto alle forze politiche un piano di intervento che si articola in quattro pilastri, dalla ricostituzione di un ministero per il Turismo che permetta di perseguire una politica unitaria sul turismo – sia su fisco che su promozione – al varo di un piano specifico per sostenere le micro e piccole imprese del settore, soprattutto quelle stagionali. Ma è indispensabile anche agire sul fronte dell’Unione europea, ricalibrando il recepimento delle normative sul turismo e riequilibrando i livelli di tassazione sulla media Ue, e varare un progetto concreto di destagionalizzazione che permetta finalmente al nostro Paese di valorizzare la propria offerta turistica per dodici mesi l’anno”.

Secondo le stime elaborate da Cst per Assoturismo, la crescita maggiore per il 2018 è attesa dai Paesi extraeuropei, anche se si prevede un aumento degli arrivi anche dai mercati europei e da quello domestico. Gli incrementi più consistenti dovrebbero essere registrati per i turisti Usa, per i quali si stima una crescita del 5,5%. L’anno del turismo Europa-Cina dovrebbe trainare verso l’alto anche i flussi di visitatori cinesi, con un incremento previsto del 4,5%. Bene anche le attese sulla domanda proveniente da Australia e America Latina, viste entrambe in crescita del 3,5%, mentre i visitatori giapponesi dovrebbero aumentare del 2,5% nel corso del 2018.  Sul fronte europeo, invece, i mercati più interessanti per il nostro Paese sono quello tedesco, che ha segnato un aumento del 3% lo scorso anno e che dovrebbe crescere nel 2018 di un ulteriore 2%, la Francia (+2,5%) e l’Inghilterra (+2,5%).

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