La strategia turistica di Valtellina Turismo passa attraverso una figura chiave, quella di Lucia Simonelli, destination manager di questo pezzo di Lombardia alpina. Forte di una stagione turistica invernale cominciata con il piede giusto, complici anche le copiose nevicate, l’area ha già registrato un +17% soltanto in alta valle in termini di presenze. Le ragioni del trend positivo, secondo la destination manager stanno tutte qui: “Abbiamo una visione completa di tutta la destinazione, promuovendo e presentando unitariamente il territorio che va da Livigno a Madesimo e che si declina in termini di multi target e multi prodotto”. L'obiettivo dellla presenza alle manifestazioni fieristiche è quello di “trasmettere le nostre specificità che ancora oggi non sono molto conosciute, di proporci come una destinazione vicina al lago di Como, che per i tour operator stranieri è conosciutissimo e far capire che oltre al lago c’è di più”.
“La Valtellina – aggiunge Simonelli – è una destinazione completa, con una natura intatta, le sue montagne da vivere, i servizi come le ski school e i kinder garden ma anche un’enogastronomia di eccellenza, le terme, un sito Unesco da fruire, il Trenino rosso del Bernina, tante offerte culturali e proposte di nicchia e di alta qualità che possono intercettare più target oltre a quello famiglia”.
In riferimento ai concorrenti che “abbracciano” il territorio, osserva la destination manager, “stiamo puntando sulla nostra identità locale. Con grande tenacia, agricoltori, allevatori e produttori in genere hanno conservato le tradizioni antiche. Un altro punto di forza è il valore dell’accoglienza che contraddistingue noi valtellinesi. I turisti sono invitati a mescolarsi con la comunità locale, a viverla dal di dentro”.
Dal punto di vista della ricettività, continua Simonelli, “oltre alle strutture alberghiere più tradizionali, stanno nascendo tanti b&b che offrono proposte più personalizzate essendo realtà più piccole, attente al cliente, gestite da famiglie. Un modo anche questo di avvicinare il cliente alla nostra identità locale promuovendo direttamente le specificità del territorio, gli scorci più suggestivi o gli itinerari inediti non tanto esplicitati dai canali istituzionali”.
Quanto alla composizione delle presenze, il 50% è rappresentato da italiani e l’altra metà da stranieri attratti soprattutto dalle settimane bianche. Se per i nostri connazionali prevale un turismo di prossimità, sottolinea Simonelli, “negli ultimi anni abbiamo impostato una strategia di valorizzazione e recupero del centro e sud Italia. Il turismo italiano cresce sull’estate grazie anche all’offerta bike e ad alcune eccellenze come il passo dello Stelvio o il ciclismo su strada che attrae anche nuovi amatori stranieri come i turisti dal Sud Africa”.
Chiave di volta della strategia resta la comunicazione “non solo istituzionale ma sempre più corale come il lancio del blog Amolavaltellina.eu con due voci narranti – chiude Simonelli – da una parte i blogger professionisti che sono venuti a trovarci e dall’altra gli ambassador, le persone che vivono sul territorio e gli operatori. Presto il blog si aprirà anche alla voce dei turisti”. v.a.