“Dopo il passaggio di Irma lo scorso settembre la destinazione ha registrato un calo di arrivi nonostante poi l’anno si sia chiuso positivamente. Purtroppo il consumatore pensa che se un’isola dei Caraibi viene sfortunatamente coinvolta in qualche fatto, allora tutta la zona subisca la stessa sorte ma in realtà si parla di un’area di quasi 3 milioni di kmq”. Chiarisce Jamaican Tourism Board. Il fenomeno atmosferico non ha colpito il territorio giamaicano e non si sono registrati danni alle strutture, nonostante questo l’effetto sul mercato c’è stato, con un freno nei flussi turistici poi recuperato. Guardando i dati sono stati più di 2.352.000 gli arrivi stopover del 2017. Dicembre fra i mesi più rosei grazie ai 251.800 visitatori arrivati negli ultimi 31 giorni dell’anno (+9.3% rispetto al 2016). Le crociere hanno contribuito in modo importante sui flussi: in un anno sono arrivati 1.923.270 viaggiatori (+16.2%). Ottimi i risultati del mercato italiano che a dicembre ha visto arrivare sull’isola più di 2.100 connazionali (+13.9%). Anche le performance annuali per l’Italia si sono rivelate ottime; il numero di italiani nel 2017 ha quasi raggiunto le 14.000 presenze (13.699) che si tramuta in un +6.3% rispetto al precedente anno. Nel 2018 sono previste diverse attività di co-marketing con i più importanti player del settore per attività di promozione congiunta, eventi, webinar, pubblicità sui diversi mezzi e un incremento delle attività digital e social.
“Quest’anno vogliamo tornare a portare gli agenti in Giamaica e stiamo prevedendo diversi fam trip rivolti agli operatori, così che possano vivere in prima persona tutto il meglio dell’isola” fa sapere l’ente. L’obiettivo è aumentare la conoscenza della destinazione e diversificare la proposta.
E’ per questo che è stata lanciata una piattaforma di e-learning che consentirà ad agenti di viaggio ed operatori di conoscere in dettaglio l’isola, la sua geografia, la storia e la sua ricchissima offerta turistica.