AirPlus: cresce la fiducia nel settore del business travel

Cresce la fiducia nel business travel: è questo quello che emerge dai risultati della tredicesima edizione dell’AirPlus Travel Management Study, ricerca annuale sullo stato dei viaggi d’affari condotta da AirPlus International, che quest’anno ha coinvolto 870 travel manager e 2.180 viaggiatori d’affari in 24 Paesi. La percentuale di travel manager che prevedono un aumento dei viaggi prenotati da parte delle rispettive aziende è salita a livello mondiale, toccando il 35%. In modo simile, coloro che si aspettano una riduzione dei viaggi sono diminuiti, arrivando all’8%. Era dal 2009 che non si registrava un dato così basso.
“La ricerca di quest’anno, a differenza delle scorse edizioni, mette in luce una maggiore corrispondenza tra scenario economico dei singoli Paesi ed aspettative di travel manager e viaggiatori d’affari circa l’andamento del settore – ha commentato Daniele Aulari, country manager AirPlus International Italia –. Sia in economie in espansione, come quelle emergenti, che in Italia, dove tutti gli indicatori economici sono in miglioramento, gli operatori del settore confidano in un incremento dei viaggi d’affari. Altrove, come ad esempio in UK per effetto Brexit, si registra un maggior pessimismo”, conclude Aulari.

Di tutti i 24 Paesi analizzati nello studio, è l’India ad avere la maggior percentuale di travel manager (77%) e viaggiatori d’affari (70%) a prevedere un incremento dei viaggi, in linea con le cifre fornite dalla Global Business Travel Association. Il Belgio è l’unico Paese in tutto il mondo dove sono più i viaggiatori che prevedono una flessione (25%) piuttosto che un aumento (17%) dei viaggi.
Per quanto riguarda gli effetti dell’economia globale sul settore dei viaggi d’affari, invece, travel manager e viaggiatori d’affari vedono le cose diversamente, sia a livello globale che italiano. La percentuale dei tm a ritenere che l’economia stia portando benefici al settore (27%) è molto inferiore a quella dei viaggiatori d’affari (42%): mentre i primi, infatti, sono influenzati da una prospettiva aziendale (che include anche i costi legati alle trasferte), i secondi adottano una visione maggiormente orientata alle opportunità di viaggio.
A livello geografico, anche in questo caso l’India ha la maggior proporzione di viaggiatori di tutto il mondo (69%) che ritiene che l’economia stia influendo positivamente sui viaggi. Il Sudafrica ha invece la quota maggiore convinta del contrario (41%).

In Italia 
Guardando all'Italia, nel 2017, il mercato dei viaggi d’affari delle imprese tricolori è cresciuto di un milione di trasferte, arrivando a 30,8 milioni, con una spesa di quasi 20 miliardi di euro (Fonte Nova 2018).
I risultati dell’Itms dimostrano un generale ottimismo anche per il 2018: il 30% dei Tm intervistati si aspetta un aumento dei viaggi aziendali, mentre praticamente nessuno (2%) prevede un calo (percentuale inferiore alla media mondiale, ad eccezione della Turchia).
Le cifre sono positive anche per i viaggiatori d’affari: il 41% degli intervistati prevede di viaggiare di più nei prossimi 12 mesi, mentre solo il 5% ha in programma di effettuare meno viaggi.
Relativamente all’impatto dell’economia sul settore, ben il 58% dei viaggiatori ritiene che stia avendo un effetto positivo contro solo il 18% dei TM, tra cui propende una visione maggiormente pessimistica se si considera che ben il 25% di loro percepisce un’influenza negativa dello scenario economico sul business.

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