Uvet sfida Alpitour

"Sono convinto che nel mercato c'è spazio per un numero due e anche per un numero tre. Ho preso questa azienda che aveva 40 dipendenti e ora ne ha 1600". Cosi Luca Patanè, numero uno di Uvet, in una lunga intervista su Repubblica ad Affari e Finanza, traccia lo sviluppo dell'azienda e "sfida" il big del mercato Alpitour.

"Controlliamo mille agenzie di viaggio, abbiamo iniziato a gestire gli alberghi, comprato un tour operator e ora con l'acquisizione di Blue Panorama ho completato l'integrazione verticale" continua il manager. Si tratta di una base solida che non ferma la sua ambizione: " anche tramite nuove acquisizioni e con uno sbarco in Borsa nel futuro". Un ingresso che Patanè vorrebbe importante: "E' una cosa che è nelle nostre corde e se lo faremo, lo faremo entrando dalla porta d'ingresso del listino principale", ha detto a Repubblica.

Si tratta ora, per Patanè, di costruire il secondo grande player del mercato e i numeri e la fase storica, sembrano dargli ragione. Dopo una lunga fase di stallo per il tour operating italiano, gli ultimi mesi hanno portato non pochi cambiamenti, tra cui l'operazione Alpitour-Eden (qui il suo commento) e Patanè ha fatto le sue mosse per tenere il passo con un settore che sembra essersi rivitalizzato. Prima con il tentativo non concretizzato di acquisizione di Valtur e poi con l'acquisizione di Settemari e, appunto, di Blue Panorama. "La vera sfida che abbiamo sempre vinto finora è quella di farli parlare tra di loro sfruttando le sinergie tra i business che abbiamo comprato", ha detto. I progetti di sviluppo non si fermano qui, in cantiere anche nuovi alberghi in gestione e un nuovo progetto incoming, grazie all'acquisizione negli Usa di Select Italy (qui la nostra notizia) "e abbiamo in corso trattative di questo tipo anche in Germania e Iran". Non è l'unica acquisizione in corso, nell'intervista a Repubblica il manager confida che è in studio "una realtà con 35 milioni di ricavi".

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