Troppe adv sul territorio-Vairo: “Non vedo un crollo a breve”

Il numero di adv presenti sul territorio nazionale continua a fare notizia, o per lo meno continua ad essere terreno di confronto e di teorie che trovano radici in più scuole di pensiero. Fermo restando che si dibatte su una numerica dal valore assoluto oscillante, se consideriamo una totalità di 8.500 punti vendita, c'è chi sostiene che si ridurranno di circa 2500 unità e chi, invece, la pensa diversamente.

Gian Paolo Vairo, ceo di TrustForce, è uno di questi. "Il territorio italiano è fatto di comuni, avere 8.500 negozi non è un numero elevato – asserisce il manager -. Semmai si avranno strutture più a basso costo e con meno vetrine, ma verranno compensate da un maggior numero di Personal Traveller Agent che lavoreranno a domicilio".

Vairo non ha dubbi: "In tempi così brevi non vedo un crollo di adv, vedo una progressiva tenuta". Nel rispetto di quella che è la regola del retail, spiega il manager, ossia "c'è bisogno di un negozio per un tot numero di abitanti ed anche per le adv funziona così". Tra l'altro, osserva, "aprono nuovi codici".

In questo scenario di mercato come si inserisce l'operazione Alpitour-Eden? A detta del manager sarà positiva per il lato clienti e non sarà negativa per il fronte distributivo. "I concorrenti di Alpitour, piccoli o medi, dovranno ingegnarsi bene per competere anche in termini di qualità. Bisognerà distinguere tra realtà molto industriale e realtà artigianali", asserisce il manager. s.v.

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