Immaginate di avere un volo diretto per l’aurora boreale, per paesaggi sconfinati e per un mare che d’inverno non ghiaccia: è quello che sta predisponendo Giver per il prossimo inverno sul Nord della Norvegia, per la precisione a Tromsø. Un’iniziativa che ben si inserisce nel quadro degli arrivi sulla destinazione, che come ha di recente rivelato l’ente del turismo, sta vivendo una vera e propria crescita: sempre più italiani, infatti, hanno iniziato a scegliere la Norvegia al di fuori dei canonici mesi estivi, attirati dalle esperienze invernali che il Paese offre. La maggioranza degli italiani partiti nei primi due mesi del nuovo anno, ha fatto sapere l’ente, si è diretta nel Nord. Di questi l’82% degli italiani nel mese di gennaio e il 63% nel mese di febbraio ha scelto la regione di Troms che ha così registrato un ragguardevole aumento del 91,5% in gennaio e del 72% in febbraio, rispetto ai corrispondenti periodi del 2017.
Tromsø
La città di Tromsø è emersa come protagonista assoluta guadagnandosi il titolo di “capitale dell’aurora boreale”. Il tragitto dall’aeroporto alla città su un pullman Gt è breve, ma occorre ricordarsi una cosa: allacciare le cinture di sicurezza. Suona strano, ma in Norvegia funziona così ed è bene rammentarsi di farlo, pena ammende salatissime. Tromsø è la quinta isola più grande della Norvegia ed è abitata da 75mila persone. Essendo sede di un’importante università, si è guadagnata anche il titolo di una delle città del Paese con popolazione al di sotto dei 25 anni. Ma è stata anche importante punto di partenza per le esplorazioni polari: da qui prese il via infatti la missione dell’esploratore Ernest Shackleton per dirigersi alle Svalbard. Il settore dei servizi e dunque il turismo è quello che impiega il maggior numero di occupati, insieme all’università. L’aeroporto è stato aperto nel 1975 ed è diventato il “cancello sull’artico”, l’università nel 1974 e il ponte che collega l’isola con la terra ferma è del 1972. Prima del boom petrolifero, con la scoperta dei primi giacimenti nel 1969, la popolazione era, pe-rò, povera e si occupava di pesca alla balena, unico modo per uscire da una vita di indigenza e di stenti. Oggi la domanda si sta atrofizzando e si ritiene che, pur non essendo proibita per legge, man mano ci sarà un abbandono di questo tipo di attività: il grasso di balena è stato sostituito da sostanze sintetiche e i corpetti, per la produzione dei quali si usavano i fanoni, sono decisamente passati di moda. Alla caccia alla balena, dunque, si predilige la sua osservazione: i giganteschi cetacei passano dalle acque di Tromsø dalla seconda metà di novembre fino a gennaio.
Anche Tromsø ha, poi, le sue incisioni rupestri: si trovano nella zona di Skavberget, si ritiene datino ad oltre 6.500 anni fa e riproducono, tra le altre, renne, volpi e balene.
Indubbiamente la maggior parte dei turisti si muove con un unico desiderio: quello di vedere l’aurora boreale, ma è bene partire sapendo che per ammirare questo straordinario spettacolo di colori cangianti che spaziano dal verde, al viola al rosa si devono verificare tre condizioni: il buio della fascia serale, meteo favorevole e attività solare sufficiente. Ciò premesso, la posizione di Tromsø ne fa uno dei luoghi in cui è più facile l’avvistamento, se ad aprile, sul finire della stagione, si è riusciti ad assistere a un’aurora valutata da otto dagli esperti del luogo.
In slitta con gli husky
Ma esistono anche altre attività che lasciano il segno e che valgono da sole la visita, ad esempio l’emozione di guidare una slitta trainata da huski: ad organizzarle è il Tromsø Villmarkssenter. Per il freddo non abbiate timori, l’equipaggiamento tecnico è fornito dal centro e per il resto è solo necessario un po’ di spirito d’avventura. Si potrà stare in mezzo ai cuccioli di siberian huski e apprendere le loro abitudini di vita al centro, che offre anche la possibilità di rifocillarsi dopo l’avventura con una tipica zuppa di renna accompagnata da caffè e the e da un dolce.
Una volta tornati in città, si può sostare per una birra all’Huken Pub e poi decidere di fare quattro passi per esplorare le vie del centro, tra negozi e costruzioni di design come la biblioteca. Per gli amanti degli animali è d’obbligo una sosta al museo Polaria, dove è possibile vedere alcuni esemplari di foca barbuta. Per chi cerca i sapori autentici è consigliata una cena allo Skarvens Biffhuset , dove assaggiare specialità locali come il granchio e il filetto di renna.
Per dormire sonni tranquilli si può scegliere il Clarion Hotel The Edge, albergo di design a due passi dal centro e di recente costruzione. Ha il più grande centro congressi della città e un bar panoramico all’11mo piano.