Incarico a Centinaio, il commento delle associazioni

La delega al turismo a Gian Marco Centinaio trova favorevole il mondo associativo: soddisfazione è stata espressa da parte del presidente di Assoturismo Confesercenti Vittorio Messina. “Un’ipotesi ed una soluzione che avevamo sostenuto e caldeggiato da tempo in considerazione della sua indubbia competenza e delle sue prospettive di intervento sul settore”. Assoturismo nell’assicurare la più ampia collaborazione, auspica “presto anche la possibilità di un incontro al fine di poterci confrontare su alcune priorità, indispensabili ed urgenti per un rilancio immediato del turismo italiano”.

Il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca ha ricordato che "le sfide da affrontare sono molte e sono note da tempo a cominciare dalla riduzione della pressione fiscale che grava sul settore e dalla necessità di contrastare con decisione ogni forma di abusivismo. A queste – conclude Bocca – si è aggiunta nelle ultime ore la necessità di intervenire per imprimere una decisa correzione di rotta alle nuove norme in materia di contratti a tempo determinato. Un settore come il turismo, in cui la stagionalità del lavoro costituisce una caratteristica strutturale, anche in seno alle aziende aperte tutto l’anno, non può essere assoggettato alle medesime regole previste per banche ed industrie”.

Di profonda conoscenza del mondo turistico da parte del ministro parla Giorgio Palmucci, presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi, che aggiunge: “Il turismo in Italia sta attraversando una fase molto importante. Da un lato diversi fattori hanno concorso in questi anni ad un complessivo rilancio del Paese, dall’altro l’intero settore, a livello internazionale, è attraversato da profondi e veloci cambiamenti che aprono la strada a grandi opportunità, ma anche ad alcuni rischi su cui sarà necessario riflettere ed agire in fretta. Penso all’abusivismo diffuso e ad altre forme che, in particolare nell’ambito della ricettività, si sono enormemente moltiplicate senza regole. Nell’insieme, cultura, enogastronomia, ambiente, sono le variabili su cui giocare la nostra competitività sui mercati internazionali" .

Anche il presidente di Federturismo Confindustria Gianfranco Battisti si dichiara soddisfatto per l’esperienza nel settore di Centinaio e commenta: “L’Italia rimane una destinazione di eccellenza, ma con un bacino di opportunità non pienamente sfruttate. Ci sono dei temi per noi cruciali rimasti irrisolti tra i quali  il processo di riforma del Titolo V  che rimane un passo fondamentale per poter ridare al paese la possibilità di essere visibile e competitivo a livello mondiale e per ridurre l'attuale spreco di risorse. Così come la visione di un’Italia nuovamente competitiva nel mercato internazionale del turismo deve passare dall’attivazione di un sistema di promozione unitario del brand Paese e del suo portafoglio di prodotti turistici”. Nel ricordare che l’Italia è la quinta potenza turistica nel mondo con 58,7 milioni di arrivi internazionali e che il turismo è una delle industrie più importanti per la nostra economia, Battisti rileva che "per affermarsi necessita, innanzitutto, di coesione politica e sociale, di strategie pubbliche e private sinergiche”.
 

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Incarico a Centinaio, il commento delle associazioni

La delega al turismo a Gian Marco Centinaio trova favorevole il mondo associativo: soddisfazione è stata espressa da parte del presidente di Assoturismo Confesercenti Vittorio Messina. “Un’ipotesi ed una soluzione che avevamo sostenuto e caldeggiato da tempo in considerazione della sua indubbia competenza e delle sue prospettive di intervento sul settore”. Assoturismo nell’assicurare la più ampia collaborazione, auspica “presto anche la possibilità di un incontro al fine di poterci confrontare su alcune priorità, indispensabili ed urgenti per un rilancio immediato del turismo italiano”.

Apprezzamento per  le capacità e la notevole competenza di Centinaio da parte del presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, che ha aggiunto: “Le sfide da affrontare sono molte e sono note da tempo a cominciare dalla riduzione della pressione fiscale che grava sul settore e dalla necessità di contrastare con decisione ogni forma di abusivismo. A queste – conclude Bocca – si è aggiunta nelle ultime ore la necessità di intervenire per imprimere una decisa correzione di rotta alle nuove norme in materia di contratti a tempo determinato. Un settore come il turismo, in cui la stagionalità del lavoro costituisce una caratteristica strutturale, anche in seno alle aziende aperte tutto l’anno, non può essere assoggettato alle medesime regole previste per banche ed industrie”.

Di profonda conoscenza del mondo turistico da parte del ministro parla anche Giorgio Palmucci, presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi, che evidenzia: “Il turismo in Italia sta attraversando una fase molto importante. Da un lato diversi fattori hanno concorso in questi anni ad un complessivo rilancio del Paese, dall’altro l’intero settore, a livello internazionale, è attraversato da profondi e veloci cambiamenti che aprono la strada a grandi opportunità, ma anche ad alcuni rischi su cui sarà necessario riflettere ed agire in fretta. Penso all’abusivismo diffuso e ad altre forme che, in particolare nell’ambito della ricettività, si sono enormemente moltiplicate senza regole. Nell’insieme, cultura, enogastronomia, ambiente, sono le variabili su cui giocare la nostra competitività sui mercati internazionali".

Anche il presidente di Federturismo Confindustria Gianfranco Battisti si dichiara soddisfatto per l’esperienza nel settore di Centinaio e commenta: “L’Italia rimane una destinazione di eccellenza, ma con un bacino di opportunità non pienamente sfruttate. Ci sono dei temi per noi cruciali rimasti irrisolti tra i quali  il processo di riforma del Titolo V  che rimane un passo fondamentale per poter ridare al paese la possibilità di essere visibile e competitivo a livello mondiale e per ridurre l'attuale spreco di risorse. Così come la visione di un’Italia nuovamente competitiva nel mercato internazionale del turismo deve passare dall’attivazione di un sistema di promozione unitario del brand Paese e del suo portafoglio di prodotti turistici”. Nel ricordare che
l’Italia è la quinta potenza turistica nel mondo e che il turismo è una  delle industrie più importanti per la nostra economia, Battisti rileva che "per affermarsi necessita, innanzitutto, di coesione politica e sociale, di strategie pubbliche e private sinergiche”.

Spinge su un futuro ministero autonomo Luca Patanè, presidente di Confturismo-Confcommercio: “Il trasferimento della delega dal Mibact al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali non può però essere il punto di arrivo del processo, ma solo il primo passaggio per approdare – in tempi ragionevolmente brevi – alla costituzione del Ministero del Turismo, atto richiesto a gran voce dagli operatori e sulla cui opportunità sembrano concordare da tempo quasi tutte le forze politiche. E’ una questione di coerenza ma anche di dignità, per un settore ampiamente riconosciuto come trainante dell’intera economia nazionale”. Patanè aggiunge: “Conto sul fatto che Centinaio costituisca una struttura dedicata, competente e dinamica – per ora nell’ambito del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali – per dare avvio alle molte riforme che imprenditori e professionisti del turismo italiani attendono”. Tra gli ambiti di intervento ritenuti decisivi, "l’abolizione dell’imposta di soggiorno, iniziative sulla formazione e ingresso lavorativo nel settore per i giovani, definizione di forme di tassazione adeguate per operatori web che fanno il loro business sulla destinazione Italia ma hanno scelto di domiciliarsi in paesi con fiscalità più vantaggiosa, solo per citare alcuni esempi”.

 

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