L'economia del welfare aziendale irrompe nella distribuzione turistica e può rappresentare la vera novità in fatto di creazione di nuova clientela. Grazie, infatti, agli incentivi fiscali introdotti dalla Legge di Stabilità del 2016 per le iniziative delle imprese a vantaggio del benessere dei lavoratori e delle loro famiglie, sempre più aziende comprendono che il welfare rappresenta la possibilità di ridefinire e ristrutturare il proprio modello di incentivazione.
Ecco che le reti di agenzie di viaggio stanno entrando nel meccanismo. L'ultimo caso è del Gruppo Info Vacanze, che ha stretto un nuovo accordo con l'obiettivo di offrire ulteriori strumenti di business alle adv. La rete ha stabilito una collaborazione con Tre Cuori, uno dei sette player nazionali che gestisce piattaforme di welfare. Abbiamo intervistato il presidente Roberto Agirmo per avere un'idea del potenziale del settore e dei vantaggi che ne possono trarre le adv. Nel nostro Paese ci sono 37/38 piani di welfare.
Gv: Come nasce questo progetto?
"L’idea è nata sulla base della ricerca di nuovi strumenti per offrire alla rete agenziale opportunità di lavoro e business innovativi, il caso ha voluto che contestualmente Tre Cuori stesse cercando un operatore da formare al fine d’essere in grado di poter offrire alla sua innumerevole mole di utenti una rete agenziale capace d’erogare i servizi collegati al settore del tempo libero e del turismo”.
Gv: Cosa comporta e che opportunità fornisce alle adv del network?
"Ad oggi Tre Cuori ha determinato che circa il 40% del monte complessivo di spesa welfare dei suoi iscritti sia indirizzato nel comparto turismo. L’accordo prevede l'inserimento nell’anagrafica relativa agli erogatori di servizi della società (per il comparto turistico) di tutte le adv del network, che, una volta formate, sapranno dare giusta assistenza alla nuova clientela. Di fatto per noi è come avere un accordo corporate alto-performante".
Gv: Al momento le adv del network hanno già iniziato ad operare in tal senso?
"Al momento solo una parte delle adv ha iniziato ad erogare questi servizi, in quanto prima di procedere è necessario fare un corso di formazione gratuito, che abilita le agenzie ad operare correttamente. La complessità sta nell’iter procedurale per l’acquisizione delle competenze, in quanto di fatto chi paga l’eventuale vacanza acquistata non è il cliente finale, ma l’erogatore del servizio welfare, pertanto abbiamo anche dovuto procedere a stipulare delle forme di garanzia a tutela sia delle adv sia del cliente finale. Tutti questi sono passaggi fiscali delicati che devono essere spiegati".
Gv: Quali sono i prossimi step?
"A novembre è prevista una formazione cui parteciperà la quasi totalità delle adv del network, a quel punto l’operatività sarà completa su scala nazionale".
Gv: Qual è stata la loro reazione? Sono incuriosite? Pensano che sia un campo arduo con cui confrontarsi?
"Di base c’è entusiasmo da parte delle adv; in fin dei conti, arrivano clienti nuovi a costo zero grazie a questa partnership".
Gv: Il fronte del welfare è ancora poco esplorato dal mondo agenziale, sono pochi i network che hanno stretto accordi, da cosa dipende?
"Penso che nella maggioranza dei casi si tratti di poca informazione del settore, fortunatamente nella nostra c’è una forte sinergia operativa tra il settore commerciale che ha le idee ed il settore amministrativo che oltre a fare il suo lavoro ha grandi capacità d’analisi e di studio del mercato. Questo ci aiuta a trasformare le analisi in duttilità commerciale".
Gv: Il welfare ha un potenziale interessante per il mondo agenziale?
"Assolutamente sì".
Gv: Sulla base delle vostre analisi quali sono i numeri e le stime?
"E' troppo presto per dare dei numeri, diciamo che in un'ottica ipotetica di sviluppo, ci aspettiamo un ritorno di fatturato complessivo per il 2019 con una forbice che può andare dai 5 ai 7 milioni di euro distribuiti sulla rete agenziale come primo step". s.v.